PIOMBINO: MAGDI ALLAM GIOVEDI’ PRESENTA «STOP ISLAM»
Piombino (LI) – Giovedì 16 gennaio 2020 a partire dalle ore 18.00 presso il Caffè degli Artisti in Via B. Cellini, 54 il giornalista, saggista e politico egiziano naturalizzato italiano Magdi Cristiano Allam presenterà in anteprima il suo nuovo libro “Stop Islam”.
«I musulmani come persone vanno rispettati. Ma l’islam – commenta il giornalista – come religione è incompatibile con le leggi laiche, le regole della civile convivenza, i valori della sacralità della vita, pari dignità tra le persone, libertà di scelta.
Per salvaguardare la nostra civiltà – conclude Allam – prevenendo guerre di religione o istigate dal razzismo, per il bene dei musulmani che scelgono di vivere con noi, dobbiamo rimettere fuori legge l’islam nel nostro Stato di diritto come ha fatto l’Europa per 1400 anni».
L’iniziativa è a cura della sede locale di Fratelli d’Italia.
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Magdi Cristiano Allam
L’infanzia e il trasferimento in Italia: Per volontà della madre Safeya (Ṣāfiya), che lavorava come baby sitter per una famiglia italiana, i Caccia, studiò presso il collegio cattolico delle suore comboniane al Cairo. Dal 1962 fino al 1970 proseguì i suoi studi in un collegio salesiano guidato da don Carlo Moroni. Imparò la lingua italiana e acquistò familiarità con la cultura italiana e occidentale e con la religione cattolica (pur non essendo ancora battezzato). A vent’anni (1972) ottiene una borsa di studio indetta dal governo italiano e si trasferisce in Italia. Si laurea in sociologia all’Università La Sapienza di Roma. Allam ha tre figli: Davide avuto dalla moglie Valentina Colombo, Sofia ed Alessandro nati dal precedente matrimonio.
L’attività giornalistica in Italia
La carriera giornalistica di Magdi Allam è iniziata nei primi anni ottanta. Si è occupato da subito di tematiche legate al Vicino Oriente e ai rapporti tra questo e l’Occidente. Dopo avere collaborato con i quotidiani il manifesto e con l’agenzia di stampa «Quotidiani Associati»[4], dove scrive articoli di politica internazionale, entra a La Repubblica, dove lavora come editorialista e inviato speciale. Nel 2003 Stefano Folli lo porta al Corriere della Sera offrendogli la carica di “vicedirettore ad personam”, una qualifica superiore a quella ricoperta a la Repubblica e che sollevava Allam da ogni responsabilità sulla linea politica del giornale. Il suo primo articolo al Corriere è datato 3 settembre 2003; Allam firma il suo ultimo articolo per il quotidiano di via Solferino il 30 novembre 2008, quando direttore è Paolo Mieli (i due si erano conosciuti nel 1978 alla «Quotidiani Associati»). Dal 2009 ha iniziato una collaborazione con Libero Quotidiano. Dal 2011 ad oggi lavora come editorialista de Il Giornale.
Nel 2006, Allam ha vinto, congiuntamente a tre altri giornalisti, il premio Dan David, istituito dall’omonima fondazione israeliana in onore di un imprenditore israeliano. Il premio, dotato di 1 milione di dollari, fu diviso come da regolamento in parti uguali con gli altri tre vincitori, e donò il 10% del premio a studenti laureati nei loro rispettivi campi. Gli è stato assegnato per “il suo incessante lavoro mirante a favorire la comprensione e la tolleranza fra le culture”.
Il 22 marzo 2008, durante la veglia pasquale, Magdi Cristiano Allam formalizzò la sua conversione al Cattolicesimo ricevendo in San Pietro in Vaticano da papa Benedetto XVI battesimo, cresima ed eucaristia in un’unica circostanza.