LEGA: IL GOVERNO SI MUOVA PER PIOMBINO, NON SOLO PER JSW
Piombino (LI) – La Lega replica alla segretaria federale del PD evidenziando che la “Crisi Complessa” della città richiede di andare oltre la siderurgia ed il suo indotto, ma prioritario è avviare quanto prima le bonifiche e puntare sulla diversificazione rilanciando Logistica, portualità, turismo ed agricoltura.
«Il PD sollecita un intervento più incisivo da parte dello Stato per il futuro di Piombino, ma si ferma a chiedere al MISE come al solito conto del destino della siderurgia a 18 mesi dall’acquisto dell’ex Lucchini da parte della Jsw Steel e alle difficoltà incontrate finora dalla nuova proprietà.
Questo partito fa al Governo sempre le stesse domande da decenni, e il Governo ovviamente risponde con la solita medicina di sempre, senza affrontare le vere criticità che assillano questo territorio da almeno 30 anni e senza affrontare in un’ottica moderna ed ambientalmente sostenibile la crisi complessa di Piombino.
Questa crisi non può essere risolta in modo puntiforme, ma con una visione complessiva. Non abbiamo bisogno di accordi di programma che vadano a toccare singolarmente i vari punti e le varie criticità, ma è necessario affrontare il “Sistema Piombino” nel suo complesso, e va intrapreso un percorso per avviare una procedura che affronti le varie criticità tutte insieme, affinché anche Piombino possa accedere ai fondi della Comunità Europea per la rinascita economica di questa città.
Il PD continua poi a trascurare l’importanza delle infrastrutture portuali che, con un minimo di solerzia da parte della burocrazia, consentirebbero di far partire subito il lavoro, come il porto commerciale e le aziende che intorno ad esso operano e che in queste nuove aree vorrebbero investire ma, purtroppo, sono ferme.
Le vere bonifiche, la salute dei residenti, le infrastrutture e una netta valorizzazione economica dal punto di vista della logistica, del turismo e dell’agricoltura che in un’ottica di diversificazione devono finalmente affiancarsi ad una siderurgia efficiente, devono essere le risposte che il governo nazionale, insieme a quello regionale e locale, devono dare a questa città, che con i suoi 1000 ettari di SIN chiede da anni un vero cambio di marcia, e le risposte vere che il PD fino ad oggi non ha dato».
LEGA PIOMBINO
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SIDERURGIA: IL PD CHIEDE AL GOVERNO DI MUOVERSI ANCHE PER PIOMBINO
“Il Governo si muova anche per Piombino”, con questo appello al governo la Federazione locale del PD, questa mattina ha incontrato presso la sede nazionale del Partito Democratico le Rsu delle acciaierie insieme al vicesegretario Andrea Orlando, Nicola Oddati della segreteria nazionale, Valerio Fabiani della segreteria regionale della Toscana, Simone De Rosas il segretario di Piombino.
«Sono trascorsi ormai 18 mesi dall’acquisto dell’ex Lucchini da parte della Jsw Steel. Il passaggio di proprietà dall’inaffidabile Cevital ad un gruppo con forte esperienza e ampia capacità produttiva ha però di fatto abbassato l’attenzione dei media e, purtroppo, anche della politica nazionale sui molteplici temi connessi all’azione di rilancio industriale di Piombino, centrale per la Toscana e per l’intero Paese. Come se, trovato il compratore, a Piombino fosse stato tutto risolto e capire quanto ancora sia lontana la soluzione del caso Piombino.
Siamo di fronte, infatti, a un’azienda che stenta a recuperare spazi sul mercato, che è ancora in palese ritardo sugli investimenti della prima fase del progetto industriale (revamping dei treni di laminazione), che mantiene ancora incertezza sull’investimento più significativo: la ripresa della produzione di acciaio con forni elettrici. Ritardi a cui si somma l’inaccettabile inerzia sull’attuazione degli accordi di programma in merito ai contributi previsti da parte di Invitalia direttamente all’azienda e quelli a disposizione per la messa in sicurezza della falda. Per non parlare del tema più generale delle bonifiche delle aree industriali dismesse o in progetto di dismissione che contribuirebbero a dare, immediatamente, un’immagine diversa dell’intera città di Piombino. – ha aggiunto – Jsw sta subordinando la decisione di realizzare l’acciaieria elettrica all’impegno, ormai piuttosto datato, del governo a fissare costi dell’energia pari a quelli praticati al resto dei produttori siderurgici italiani”.
La riapertura del caso dell’Ilva ha fatto di nuovo concentrare su Taranto tutta l’attenzione del Governo e dell’opinione pubblica, facendo passare ulteriormente in secondo piano i temi legati al rilancio industriale di Piombino. Tuttavia da quel caso sono emerse indicazioni che potrebbero rimuovere gli impedimenti che ancora si registrano sull’attuazione del progetto industriale della Jsw Steel. E in tale senso pretendiamo che il Governo si muova anche per la nostra città.
L’incertezza della ripresa dello stabilimento di Piombino dovuta alle difficoltà incontrate dalla nuova proprietà, la permanenza ancora di un migliaio di lavoratori in cassa integrazione, l’impoverimento generale dell’economia di tutta la Val di Cornia in seguito al crollo del vasto indotto ci sembrano costituire ottime ragioni per la ripresa di un ruolo incisivo dello Stato, in tutte le forme possibili, per la rimozione di tutti gli ostacoli che ancora si frappongono al processo dei reindustralizzazione. Senza ulteriori indugi».
PD VAL DI CORNIA