CAMPIGLIA: LA CITTA’ DEI BAMBINI A SANT’ANNA DI STAZZEMA
Campiglia M.ma (LI) – Una visita che ha segnato e fatto acquisire consapevolezza agli studenti campigliesi, quella del Parco della memoria di Sant’Anna di Stazzema. Sabato 25 gennaio scorso il viaggio organizzato dal comune di Campiglia M.ma ha avuto un ottimo esito. Pensato in primo luogo per i ragazzi, hanno partecipato i rappresentanti del consiglio della Città dei bambini, e aperto alle associazioni, anch’esse intervenute con un’alta adesione, è stato un momento di conoscenza diretta dei luoghi e della storia da cui ha avuto origine l’Italia libera e democratica dei nostri giorni: la memoria di quello che è stato e delle vite spezzate va tramandata.
I genitori stessi hanno riferito alla coordinatrice del progetto della città dei bambini, Claudia Lorenzelli, che i ragazzi, una volta a casa, hanno parlato dell’esperienza raccontando i particolari e dimostrando maturità e sensibilità. Molte le domande che sono state poste dai ragazzi, stimolati anche dalla guida esperta che ha accompagnato il gruppo. “Un’esperienza da ripetere – afferma Claudia Lorenzelli -collaterale rispetto al nostro programma annuale, ma importante per consiglieri e vice consiglieri che hanno raccolto il messaggio della storia e possono restituirlo nelle loro classi”.
Il vicesindaco e assessore all’istruzione Iacopo Bernardini che ha condiviso la giornata con i ragazzi ha commentato “A Sant’Anna di Stazzema con i consiglieri della Città dei Bambini ed una delegazione delle Associazioni che compongono il nostro variegato tessuto sociale abbiamo vissuto insieme una importante giornata formativa organizzata dall’amministrazione comunale affinché non vada persa la memoria dei 560 innocenti, per lo più donne e bambini, trucidati dalla follia nazi-fascista la mattina del 12 Agosto 1944” ed ha poi aggiunto: “Una giornata intensa che ci ricorda, oggi che il proliferare di rigurgiti fascisti e violenti è all’ordine del giorno, quanto la riaffermazione di valori condivisi di libertà e democrazia rappresenti un dovere morale verso le nuove generazioni”.
Molte le attestazioni delle associazioni che hanno partecipato, tra queste Sei Venturinese se il cui presidente Gianni Manzini posta su facebook: “Ringrazio l’Amministrazione Comunale per aver invitato sabato 25 gennaio, l’Associazione SVS a partecipare insieme ad altre alla visita a Sant’Anna di Stazzema; i soci partecipanti hanno apprezzato con emozione la giornata trascorsa per ricordare questa pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria”.
E il vicepresidente dell’Auser Francesco Vanni dice: “Per la seconda volta sono tornato a Sant’Anna di Stazzema, per me quel posto è un luogo di preghiera, di meditazione, di rabbia e di sofferenza e non ho potuto trattenere la commozione, ascoltando le testimonianze di chi è sopravvissuto a quella strage”. “Ancora una volta mi domando come un essere umano – afferma Vanni – possa avere commesso simili azioni; vedere quelle foto, di donne, vecchi, bambini, tutti trucidati ed alcuni addirittura esposti come trofei, iniettano in me un profondo dolore come se vivessi tali situazioni in prima persona”. Sentimenti forti che hanno accomunato anche i bambini, ed è ancora vanni a testimoniare: “Sabato scorso ho visto alcuni bambini che sono venuti lassù, piangere ed essere consolati dalle accompagnatrici, come si dice, i bambini sono la voce dell’innocenza, forse dentro di sé hanno sentito le grida di sofferenza di altrettanti innocenti che in quel caldo 12 agosto del 1944 sono morti per mano dei nazifascisti”.
La proposta del viaggio, per il secondo anno consecutivo, è stata accolta con convinzione dell’istituto comprensivo Marconi la cui vice dirigente Angela Marina Chiavaroli, che ha preso parte all’iniziativa, ha affermato: “Un sentito ringraziamento all’amministrazione comunale, all’assessore Jacopo Bernardini, alle educatrici della Ludoteca Arricciaspiccia per aver offerto ai nostri alunni-consiglieri della Città dei bambini di poter vivere questa importante esperienza; questo viaggio a S. Anna ha fatto conoscere loro una delle tante atroci pagine della nostra storia dove sono stati uccisi in massa, dalle SS, centinaia di anziani, donne e bambini inermi; momenti come questi sono fondamentali per trasmettere ai nostri ragazzi l’importanza della memoria e per diffondere i valori contenuti nella Carta Costituzionale e nella Dichiarazione dei diritti dell’Uomo”.