RIMATERIA: PIOMBINO È STANCA DI ESSERE LA “CITTA’ DEI RIFIUTI”
Piombino (LI) – In queste poche parole si riassume il messaggio che la coalizione di centro destra manda in risposta alla “richiesta danni” di 25 milioni da parte di Navarra Spa per aver avviato la variante per ridurre gli spazi di discarica ad Ischia di Crociano. Navarra Spa, azionista della società Rimateria che gestisce quella discarica a Piombino, ha infatti contestato a Comune e Asiu una condotta in contrasto con gli impegni sottoscritti per l’ottenimento delle autorizzazioni alle discariche Variante 2 e LI53, chiedendo conto dei danni causati delle azioni che l’amministrazione ha messo in campo per contrastare il raddoppio dei volumi della discarica. La data della prima udienza di questa vicenda, nella quale interessi e salute si scontrano, è fissata per il 20 giugno 2020.
Riportiamo tutti i comunicati giunti in un unico articolo.
_______________________________
COALIZIONE: L’AZIONE DI NAVARRA È SOLO INTIMIDAZIONE
Riceviamo e pubblichiamo integralmente dalle liste di governo a Piombino.
«La richiesta avanzata da Navarra è la dimostrazione che l’amministrazione sta lavorando nella giusta direzione. Con questo atto chiede al Comune di Piombino e ad Asiu il conto dei danni che ancora non ha subito a causa delle azioni che l’amministrazione ha messo in campo per contrastare il raddoppio dei volumi. Appare chiaro che quest’azione legale da parte di Navarra non è altro che un tentativo di intimidire un’amministrazione che invece è forte e convinta di ciò che sta portando avanti, del mandato che i cittadini le hanno consegnato: è un attacco a tutta una città e al futuro che ha scelto con il voto espresso a giugno.
Facciano i passi che credono opportuni, noi continueremo ad agire con tutti i legittimi strumenti che abbiamo a disposizione per impedire che la nostra città diventi un polo dei rifiuti. La salute dei cittadini e il futuro del territorio sono più importanti di qualsiasi altro interesse, in particolare quando riguarda un soggetto privato.
Quando Navarra ha deciso di acquistare le quote di Rimateria era perfettamente a conoscenza della possibilità che il raddoppio dei volumi non fosse concesso ma hanno comunque ritenuto opportuno l’investimento. Il rischio d’impresa è uno dei principi sacrosanti del libero mercato, soprattutto a fronte di una vicenda che, già prima dell’arrivo dei soci privati, era costellata di debiti e indagini.
Rimateria e i soci privati devono far pace con il cambiamento di registro: le priorità di questa amministrazione sono la salute dei cittadini e il rilancio del territorio. Se vorranno sommergerci di cause legali strampalate facciano pure, noi siamo dalla parte della difesa di un territorio che qualcun altro prima di noi ha lasciato in condizioni critiche, in balia di aziende private che tutto hanno a cuore tranne il bene comune».
Liste di governo a Piombino
______________________________________
LEGA: PIOMBINO È STANCA DI ESSERE LA “CITTA’ DEI RIFIUTI”
Prima la Regione Toscana che revoca alla società RiMateria la sospensione dei conferimenti che aveva deciso a partire da novembre senza che l’impianto sia mai stato a norma (anche se fissando nuovi termini da loro indicati come “perentori”), a seguire la richiesta avanzata dal socio privato Navarra che chiede ai piombinesi 25 milioni di euro per ipotetici danni ricevuti a causa della contrarietà della nostra amministrazione al progetto di ampliamento della discarica di Ischia di Crociano.
Sembra proprio che Regione e privati non vogliano comprendere che gli abitanti di Piombino hanno finalmente preso coscienza di quello che sta accadendo sulla loro pelle e che sul futuro della discarica, ma anche su quello dell’ospedale, hanno le idee chiare, e la “pacchia” sta finendo per chi voleva decretare di fatto un destino fatto di rifiuti per questa città.
Quest’azione legale da parte di Navarra poi non è altro che un tentativo di intimidire chi sta portando avanti il mandato datogli dalla stragrande maggioranza dei piombinesi. La Lega continuerà ad agire con tutti gli strumenti legittimi che ha a disposizione per impedire che Piombino sia ricordata in Italia come la “Città dei Rifiuti”, perché la salute dei cittadini ed il futuro del nostro territorio sono più importanti di qualsiasi altro interesse di parte.
Ricordiamo, anche se non ce ne sarebbe il bisogno, che quella discarica non ha alcun legame né con le bonifiche né con la produzione siderurgica, e neanche con i rifiuti urbani, che ormai da anni vanno a Grosseto, ma che dal 2016 è stata riempita, e purtroppo continueranno a farlo, da rifiuti speciali provenienti da ogni dove.
La Lega non può accettare tutto questo perché prima, per il nostro partito, viene sempre Piombino, e quindi vigilerà affinché siano rispettate le prescrizioni di legge battendosi affinché venga inserito un crono programma con i passaggi che indichino le date certe di bonifica e quelle di chiusura del sito che ospita la discarica.
LEGA SALVINI PREMIER
Piombino
_________________________________
COPPOLA (UDC-FI): NON CI FACCIAMO INTIMORIRE DA NAVARRA
FI-UDC-CIVICI POPOLARI LIBERALI
LAVORO E AMBIENTE:”DISEGNATO UN FUTURO FUNESTO PER QUESTA CITTÀ”
La Regione Toscana ha revocato alla società Rimateria la sospensione dei conferimenti che aveva deciso con il decreto di novembre 2019 e con la successiva proroga, fissando nuovi termini indicati come perentori, senza la possibilità di proroghe ulteriori. Sinceramente ci sfugge il senso di questa revoca: l’impianto non è a norma, come del resto non lo è mai stato e le prescrizioni indicate nei provvedimenti precedenti non sono state ottemperate.
Riteniamo che l’atto della Regione rivesta particolare gravità, in quanto ignora non solo la chiara e decisa volontà del sindaco e dell’amministrazione comunale tutta, ma agisce in evidente spregio dell’interesse di un intero territorio che da anni grida contro quel mostro pervasivo che si è sviluppato all’ingresso della città ammorbando l’aria, il suolo e la falda.
La Regione Toscana ha evidentemente disegnato un futuro funesto per questa città, ormai in piena depressione demografica, produttiva e occupazionale e quindi di scarsa importanza sul piano elettorale: da una parte persegue imperterrita un progetto di smantellamento del servizio sanitario; dall’altra permette che continui a espandersi una discarica impattante per le persone e l’ambiente.
Riteniamo di dover mettere in atto delle azioni di protesta coinvolgendo tutta la società civile, come una grande assemblea di fronte al piazzale antistante la discarica, nonché sondare normative o strade legali interessando direttamente il Ministero dell’Ambiente.
Lavoro e Ambiente