CORONAVIRUS: COSTA DIADEMA DOPO 15 GIORNI ATTRACCA A PIOMBINO
Piombino (LI) – Si sta dirigendo verso Piombino dopo essere stata rifiutata da numerosi porti italiani la nave Costa Diadema dopo l’ok all’attracco da parte del sindaco di Piombino dove sarebbe attesa nelle primissime ore di domani mattina. La nave è partita da Dubai il 13 marzo, e a bordo ci sarebbero 1.255 persone di equipaggio di cui 155 italiani.
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Nel frattempo a Piombino si sta valutando tra tutti gli attori coinvolti, Capitaneria, Autorità Portuale e Protezione civile, quale sia la banchina logisticamente migliore per consentire l’attracco secondo tutte le procedure di sicurezza previste. Nelle operazioni sarà coinvolto anche l’Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera.
“Su richiesta esplicita del Ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli – dichiara il sindaco Francesco Ferrari -, come sindaco di Piombino ho acconsentito affinché la nave da crociera Costa Diadema, battente bandiera italiana e con a bordo un equipaggio di 1250 persone, attracchi nelle prossime ore al porto della nostra città e permetta le operazioni di sbarco dei pazienti affetti da Coronavirus.
Sono convinto che si tratti un gesto di responsabilità importante cui non ho voluto sottrarmi: l’emergenza che stiamo vivendo deve essere un’occasione, seppur tragica, per farci capire quanto siamo dipendenti l’uno dall’altro e che dobbiamo essere generosi nei confronti di chi è in difficoltà.
Piombino ha deciso così di fare la propria parte e dare il proprio fattivo contributo alla battaglia che tutti gli italiani stanno affrontando. Se vogliamo davvero essere un grande Paese, dobbiamo smetterla di demandare a qualcun altro la soluzione dei problemi. Ho avuto rassicurazione da parte del Ministro che i malati saranno immediatamente trasferiti negli ospedali nazionali con mezzi idonei e dedicati.
I restanti membri dell’equipaggio, parte dei quali di nazionalità italiana, rimarranno in quarantena obbligatoria a bordo, quotidianamente monitorati da personale medico sanitario. Ho avuto rassicurazioni dal Ministro che nessun passeggerò entrerà a contatto con la nostra comunità. Sarà mia cura, nelle prossime ore – conclude il sindaco – comunicare i tempi e le modalità dell’operazione”.
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CORONAVIRUS, POTENTI (LEGA): “GRAZIE A PIOMBINO PER ACCOGLIENZA COSTA DIADEMA”
“Piombino dà un grande esempio di altruismo e civismo. Le istituzioni della città’ che accolgono l’attracco della nave Costa Diadema, garantendo il solo sbarco e ricovero di alcuni infetti da Covid-19, sono stati ammirevoli. Ci chiediamo se gli amministratori della città’ di Livorno, i quali non molto tempo fa proclamavano la disponibilità’ all’apertura del porto per i migranti partiti dalla Libia, abbiano oggi cambiato idea davanti alla necessita’ di accogliere una nave di viaggiatori, per lo più connazionali, che necessitano di soccorso”.
Lo dichiara in una nota l’On. Manfredi Potenti, parlamentare toscano della Lega.
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Il consigliere comunale di Rifondazione Comunista Fabrizio Callaioli su Facebook fa una serie di domande per capire come sarà gestita la faccenda:
“Il comunicato del sindaco, astrattamente, non fa una piega. – ha commentato Callaioli – Siamo un’unica comunità, ognuno deve fare la sua parte e quando c’è bisogno si devono adottare comportamenti solidaristici. Però, come non farsi alcune domande? – prosegue Callaioli – Siamo sicuri che i malati non transiteranno dall’ospedale di Piombino? Perché il nostro ospedale non è un presidio Covid. Quali sono le misure adottate per proteggere i lavoratori del porto di Piombino? Quali saranno i medici che cureranno le persone che rimarranno in quarantena a bordo della nave? Perché anche se non hanno sintomi, qualcuno dovrà pur occuparsi di loro. Perché i porti di Savona, Civitavecchia e La Spezia hanno rifiutato lo sbarco? Cosa c’è di pericoloso per loro che non sarebbe pericoloso per i piombinesi? Perché la nave non sbarca nel porto di arrivo naturale? La Costa Crociere non fa mai tappa a Piombino, allora mi faccio la stessa domanda di prima: quali sono le differenze di pericolo? Perché il governo ha permesso a Costa Crociere, a 20 giorni dall’inizio del ‘Tutti in casa e chiudete tutto’, di far partire una crociera? Di chi sono le responsabilità? E chi si sta sottraendo a queste venendo a scaricare su di noi una patata bollente colpa di altri? Troppi interrogativi, e da ultimo ne risulta un altro ineludibile: Cui prodest? (ndr, a chi giova?)”.
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Luigi Lanera, responsabile nazionale di Fratelli d’Italia delle politiche per la navigazione:
“Sono dovuti intervenire il ministro dei Trasporti ed il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni per mettere fine alla lunga attesa in cerca di un attracco per la nave Costa Diadema, nave battente bandiera italiana. A bordo vi sono dei casi riconducibili a sintomi di Covid-19 e questo è bastato affinché la nave venisse rifiutata da molti scali. Ancora una volta questo governo dimostra la propria incapacità nel gestire le emergenze anche della sua marineria, è vergognoso come nel caso di navi Ong con a bordo profughi si faccia a gare in opere di buonismo ad accogliere ad aprire i porti e invece nel caso di nave battente bandiera italiana si debba lesinare un attracco che ha carattere di emergenza sanitaria. Ci riteniamo indignati e fare tutto il possibile affinché tutto l’equipaggio ed i loro familiari in ansia da giorni possano essere assistiti nel migliore dei modi”.