POTENTI: PERCHE’ LIVORNO HA RIFIUTATO LA DIADEMA?
Rosignano (LI) – L’emergenza coronavirus nel mondo ha trasformato le navi da crociera da paradisi sul mare a inferni galleggianti. L’onorevole Manfredi Potenti per questo pone una serie di domande al governo. La prima relativa ai motivi per cui Livorno non ha accolto la Costa Diadema, e la seconda relativa ai lavoratori italiani attualmente all’estero in quanto a bordo di una di queste navi.
Con l’ intento di non voler lasciare impregiudicata una valutazione dei motivi di eventuale rifiuto da parte delle istituzioni comunali di Livorno ad accogliere la Costa Diadema che, il giorno 30 Marzo u. s. dopo innumerevoli tentativi di attracco in altri porti italiani e stranieri, necessitava di urgente accoglienza portuale avendo a bordo 1250 persone tra le quali probabili e poi confermati turisti positivi al Covid-19, questa mattina l’ On. Manfredi Potenti – già Commisario provinciale della Lega Salvini Premier di Livorno- ha inoltrato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti un’ interrogazione a risposta scritta volta a richiedere al Ministro Paola De Micheli, come si evince dal testo del documento stesso, “se e quali siano i criteri di ricerca compiuti dal Sig. Ministro dei Trasporti per individuare un porto di scalo per nave Costa Diadema. Se, da chi e quali siano le motivazioni frapposte per le quali la nave non ha potuto far scalo nel porto di Livorno.”
Un chiarimento reso necessario anche alla luce del pregresso comportamento di taluni amministratori della città di Livorno, i quali, in occasione di passate richieste di attracco di navi ONG con a bordo migranti, pubblicamente dichiararono – forse a sproposito – di voler garantire in quell’occasione i “porti aperti”.
L’ On. Potenti ha, pertanto, ritenuto d’ obbligo morale e politico la richiesta di un chiarimento sulle motivazioni e le modalità che hanno portato la Costa Diadema ad attraccare definitivamente al Porto di Piombino e non, come forse più prevedibilmente, a quello di Livorno.
Coronavirus, Potenti (Lega): “Il Governo non dimentichi gli italiani delle crociere”
“L’emergenza coronavirus nel mondo ha trasformato le navi da crociera da paradisi sul mare a inferni galleggianti. L’odissea della Diamond Princess, coi suoi 2700 passeggeri e 1100 membri a bordo di cui 34 italiani, ha messo in evidenza questo drammatico ribaltamento di prospettiva nel mondo sconvolto dalla pandemia globale. Dopo lo sbarco in Giappone della nave comandata da Gennaro Arma, di queste situazioni si è sentito parlare sempre di meno sui media nazionali. Purtroppo al lieto fine di quell’esperienza che aveva catturato l’attenzione dell’opinione pubblica non è seguita la risoluzione di casi analoghi: ci sono, infatti, ancora non pochi giganti del mare in cerca di un porto sicuro a cui attraccare e che molto spesso non trovano le braccia aperte dalle amministrazioni competenti.
Come sottolineato dal Comandante della Capitaneria di Porto, Giovanni Pettorino, in un’intervista a “Repubblica”, fino all’esplosione dell’emergenza tutti si contendevano le navi da crociera (…) adesso sono temute perchè sono indicate come focolai di contagio”. C’è la MSC Magnifica salpata da Genova lo scorso gennaio e che – tra lavoratori ed ospiti – ha a bordo cinquemila persone, nessuna delle quali risulta essere contagiata ma che fa grandi difficoltà a reperire rifornimenti nei diversi porti. C’è il caso della Costa Mediterranea rientrata dalle Mauritius dopo alcuni scali tecnici con 780 membri dell’equipaggio e a cui solo poche ore fa è stato dato l’ok per attraccare a Napoli.
Ci sono Costa Magica e Costa Favolosa che – come riportato da Antonino Pane su “Il Mattino” – hanno interrotto le crociere alle Bahamas e si trovano attualmente a Freeport con a bordo 1200 persone che formano l’equipaggio. Di fronte a questa situazione d’incertezza e di paura per lavoratori e passeggeri, ho ritenuto di presentare un’interrogazione parlamentare a risposta scritta al Ministro degli Esteri, On. Luigi Di Maio, per sapere quali sono le iniziative e con quali tempistiche il Governo si sta muovendo per facilitare il rientro dei nostri connazionali alle prese con quest’odissea resa ancora più drammatica dalla mancanza di informazioni certe”. Lo ha annunciato in una nota l’On. Manfredi Potenti, membro della II Commissione Giustizia nonché Segretario della Commissione d’inchiesta Ecoreati.