ECOBALLE: «STA ESPLODENDO LA BOMBA ECOLOGICA NEL SANTUARIO DEI CETACEI»
Piombino (LI) – Il consigliere Comunale della Lega Vittorio Ceccarelli in un preciso comunicato denuncia la gravità della “bomba ecologica” delle ecoballe rilasciate dalla nave IVI ormai cinque anni fa. Leggiamolo insieme integralmente.
«Il Santuario Pelagos per la protezione dei mammiferi marini nel Mediterraneo è stato istituito in Italia nel 1991 dal Ministero dell’ambiente, ed è un’area marina protetta compresa nel territorio francese, monegasco e italiano, classificata come Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo.
All’interno di questa area di tutela internazionale, tra Piombino e l’Elba, al largo dello scoglio di Cerboli una nave, la “IVI”, che nel 2015 trasportava un carico di Ecoballe compresse (il tritato della plastica che buttiamo nelle campane verdi della raccolta differenziata per intenderci) ne ha buttate, ancora non si sa per volontà o per errore, una cinquantina in fondo al mare.
Dopo ormai cinque anni sott’acqua le reggette che tengono insieme le ecoballe sono molto deteriorate perché ovviamente l’imballaggio non è progettato per resistere così a lungo, soprattutto in acqua, e potrebbe rompersi da un momento all’altro disperdendo tonnellate di microplastica in mare con tutte le disastrose conseguenze ambientali che ciò comporterebbe.
Le istituzioni sono tutte d’accordo sulla necessità di intervenire tempestivamente, il problema burocratico, però, permane ed è l’unico aspetto che inchioda l’intera vicenda: la possibile soluzione per risolvere questa presunta incompatibilità sarebbe quella di nominare Aurelio Caligiore, ormai prossimo alla scadenza della sua nomina annuale, attraverso un atto della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Già l’anno scorso queste ecoballe sono risalite in superfice e i bagnanti di Porto Azzurro hanno nuotato in mezzo a questi pezzetti di plastica. Senza considerare la moria anomala di delfini dello scorso e di questo anno, evento che andrebbe indagato con più attenzione.
Il sindaco di Piombino ha messo in campo in pochi mesi numerose azioni, le associazioni ambientaliste sono in allarme, la provincia e l’Arpat concordano che bisogna intervenire.
Il presidente del Consiglio Conte deve prendere rapidamente una decisione riguardo l’intervento più idoneo alla veloce risoluzione del problema.
In caso di ritardo, le ripercussioni per il nostro territorio ed il danno ambientale potrebbero essere gravissimi e danneggerebbero non solo il preziosissimo ambiente marino ma anche il tessuto economico della costa tirrenica e della Corsica. Non c’è più davvero tempo da perdere».
LEGA SALVINI PREMIER
Il Consigliere Comunale
Vittorio Ceccarelli