MARCO LANDI (LEGA): IL DISSALATORE È UN PROGETTO SCELLERATO PER L’ELBA
Isola Elba (LI) – Il segretario elbano della Lega Marco Landi, candidato alle prossime elezioni regionali del 20 settembre 2020, pone tutta una serie di questioni relative alla futura realizzazione del dissalatore all’Elba. Leggiamo insieme la nota stampa.
«L’isola d’Elba è ben lontana dall’autonomia idrica – inizia la nota di Marco Landi – ma rischia addirittura di diventare una bomba ambientale ad orologeria. Questo a causa delle scelte sbagliate di una Regione Toscana tanto distante quanto sorda ad ogni richiesta proveniente dai territori.
L’ultima in ordine di tempo si chiama dissalatore: infatti, nonostante fior di letteratura in materia, Firenze vuol portare avanti un progetto che la comunità locale combatte strenuamente.
Anche l’Istituto per l’acqua, l’ambiente e la salute dell’università delle Nazioni Unite ha lanciato l’allarme su questo tipo di impianti poiché per ogni litro prodotto si genera un litro e mezzo di acqua ipersalata, contenente sostanze chimiche tossiche.
Il progetto del dissalatore è uno degli esempi dell’incapacità storica della regione Toscana di ascoltare questa isola e di rispettare i suoi cittadini. Nonostante i manifesti ambientalisti anche autorevoli, si continua infatti a calpestare l’integrità ambientale che rappresenta un valore assoluto oltre che l’unica fonte di economia dell’isola. Occorre tutelare la nostra ricchezza più grande: il nostro ecosistema.
Per questo si rende necessario, fin da subito, ripensare l’intero sistema di approvvigionamento idrico e capire se, ricorrendo ad interventi mirati ed efficaci, si possano sanare perdite e limitare gli sprechi, realizzando, ad esempio, invasi ben progettati. È necessario che tutti siano coesi per evitare questo ennesimo schiaffo all’Isola d’Elba e per porre così fine ad una gestione a dir poco scandalosa di questo territorio.
Non si può non fare un passo indietro e rivalutare se necessario l’ubicazione, le migliori tecnologie e l’eventuale trattamento della salamoia.
Noi difendiamo la nostra isola – conclude Landi – perché è solo così che si tesaurizza il nostro futuro. Oggi».