PIOMBINO: MOLTI I COMMENTI SULLA VARIANTE RIMATERIA
Piombino (LI) – Riportiamo alcune note a seguito della Variante urbanistica su RImateria.
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COMITATO SALUTE: SINDACO E ASSESSORI COERENTI CON QUANTO DETTO IN CAMPAGNA ELETTORALE
«Il Comitato Salute Pubblica ha seguito con interesse e trepidazione tutto il Consiglio Comunale del 16 Settembre 2020 e vuole oggi rappresentare il suo apprezzamento e il suo ringraziamento al Sindaco, agli Assessori e a tutti i consiglieri di maggioranza presenti, per la forza ed il coraggio che hanno dimostrato con il loro voto. Sì, il coraggio, perché molte sono state le pressioni pervenute in questi mesi e ieri nell’ aula consiliare per impedire l’approvazione della variante urbanistica. Prima fra tutte la richiesta di Navarra relativa a un ipotetico danno di 25 milioni di euro, successivamente la presa di posizione di Unirecuperi , a 3 giorni dal Consiglio Comunale, che si è voluto unire a Navarra nel suo monito e non ultime le possibili ripercussioni economiche paventate dai consiglieri di opposizione che ieri, senza esclusione di colpi, hanno fatto pesare su tutti i votanti. Nessuno si è ricordato del disastro economico creato in ambito Asiu relativo a un buco di svariati milioni di euro che è stato causa di tutti i problemi che oggi ci portiamo sulle spalle, casse del Comune in rosso, la vendita ai privati delle quote di RiMateria, con tutte le conseguenze del caso.
Il Sindaco, gli Assessori e i consiglieri presenti con forza e determinazione, hanno portato avanti fino in fondo quanto promesso ai cittadini in campagna elettorale. Non è una cosa da tutti e noi ne vogliamo riconoscere il merito!
Le opposizioni hanno espresso delle contraddizioni in termini. Da una parte affermano che la Regione Toscana ha di fatto già scongiurato il raddoppio della discarica, ma se così fosse, i privati dovrebbero chiedere rimborsi milionari alla regione e non al comune di Piombino.
Ed inoltre, quale problema ci sarebbe a fare un’ area verde in una zona dove non si può fare attività di discarica grazie ai provvedimenti adottati nella VIA (Valutazione Impatto Ambientale) della regione Toscana? Quali implicazioni economiche ? Dall’ altra invece viene detto a gran voce che è il Comune con questa variante a impedire il raddoppio dei volumi di discarica da cui le ripercussioni economiche dei soci privati… Si mettano d’accordo una volta per tutte.
Soci privati che, all’atto dell’acquisto delle quote societarie, per altro, non avevano la certezza dell’approvazione dell’ AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) e dell’ utilizzo in pieno degli spazi della discarica.
Infine evidenziamo che la Regione Toscana, nonostante siano trascorsi circa 45 giorni dal deposito dell’AIA richiesta da RiMateria, non ha ancora provveduto alla pubblicazione della stessa. Cosa si sta aspettando? Quali sono i motivi di questo ritardo? Noi vogliamo sapere i termini esatti di questa richiesta, sarebbe servito soprattutto ieri a tutti i consiglieri, per chiarezza, sapere le intenzioni dell’ Azienda.
Per chi ha voluto sottolineare durante il Consiglio l’assenza di una rappresentanza dei cittadini fuori il Comune per sollecitare il voto positivo, facciamo presente che forse dovevano essere le rappresentanze delle forze di opposizione a manifestare contro il voto della variante, come il Comitato ha fatto, a suo tempo, contro la decisione di bocciare i referendum per il raddoppio e la vendita ai privati. Una battaglia purtroppo senza risultati positivi contro una amministrazione sorda alle richieste dei cittadini. Forse le opposizioni si devono domandare come mai sono rimaste così sole…
I nostri ringraziamenti vanno anche a tutti i cittadini che ci hanno sostenuto , che hanno incoraggiato il Comitato a non darsi per vinto e a continuare a rappresentare le loro richieste e i loro timori per il futuro della nostra città. La nostra battaglia purtroppo non è ancora finita, ma questo è un passo importante nella giusta direzione».
Il Comitato Salute Pubblica Piombino Val di Cornia
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M5S: NOI L’IPOTESI DI UNA VARIANTE L’ABBIAMO SEMPRE RIFIUTATA
Piombino (LI) – Il Movimento 5 Stelle in una nota ha spiegato le ragioni del suo no alla Variante Rimateria: “Le bandiere in politica sono importanti, ma solo quando rappresentano ideologie, strategie ed indirizzi programmatici. La variante Rimateria non fa parte di questa fattispecie: una variante al Regolamento Urbanistico è un atto amministrativo e come tale va valutato nel merito, con i suoi risvolti, le sue conseguenze e valutando la corrispondenza agli obiettivi strategici”.
“Purtroppo la narrazione elettorale ha trasformato un atto amministrativo in una bandiera, ha polarizzato la discussione facendo diventare tutto bianco o nero, dando alla variante il significato politico di pro o contro il raddoppio dei volumi di discarica. – hanno aggiunto – L’ambito amministrativo, come del resto quasi tutto nella vita, è fatto di scale di grigi e senza un’analisi di dettaglio dei contenuti e dei contorni normativi di questo atto non si può valutarne serenamente la portata. Ciò che rimane è solo la coltivazione del consenso. La narrazione politica porta la Regione a dire di aver risolto il problema discarica limitando i conferimenti ai soli rifiuti derivanti dalla bonifica del Sin ed alle scorie siderurgiche, ma questa narrazione non risponde a verità. Rimateria ha formalmente chiesto all’Agenzia del Demanio di cambiare i termini di concessione e poter accogliere nella LI53 e sul rialzo della ex-Lucchini rifiuti speciali di altre tipologie, alla luce di questo può chiedere di modificare le prescrizioni contenute nella Via in sede di domanda di Aia: dunque niente è scritto nella pietra, tutto è in divenire e tutto può cambiare semplicemente perché la legge lo prevede. La delibera che trasforma Colmata in centro abitato è già stata impugnata di fronte al Tar della Toscana da Rimateria e non si possono prevedere gli esiti di tale impugnazione, eppure questo atto lo abbiamo condiviso e faceva parte del nostro programma, anche se ci saremmo aspettati più coraggio nell’estendere il centro abitato fino alla località Terre Rosse. Qualsiasi atto amministrativo può essere impugnato di fronte al Tar e l’unica discriminate è quella di avere un legittimo interesse a farlo. Stesso ragionamento deve essere applicato alla variante Rimateria, tale atto non può mettere la parola fine sul raddoppio dei volumi di discarica, in compenso, apre ad un’altra situazione di aleatorietà che però contempla la possibilità, che definiamo non nulla, di default del Comune di Piombino per effetto della legittima richiesta di indennizzo intentata da Navarra Spa, alla quale si aggiungerà quella di UniRecuperi spa. Ipotesi avvalorata dal parere di regolarità contabile del dirigente del settore finanze e dalle dimissioni dell’assessore al Bilancio”.
“Proviamo per un attimo a spogliarci delle casacche e ad ammettere che con l’approvazione di questo atto si è esposto il Comune al rischio di commissariamento, proviamo ad immaginare l’azzeramento della spesa sociale (contributi affitti, contributi per lo studio e ad associazioni di volontariato), proviamo ad immaginare l’azzeramento di qualsiasi forma di aiuto alle imprese (il comune di Piombino ha potuto abbattere la tari alle attività produttive attingendo a 260mila euro di risorse di bilancio), proviamo ad immaginare l’azzeramento di qualsiasi attività non strettamente necessaria, proviamo ad immaginare il danno ambientale derivante da un improvviso stop alla gestione della discarica ed ora proviamo a valutare il fatto che il Comune si accollerà questo rischio senza avere la minima certezza di aver deliberato la parola fine sull’ipotesi di raddoppio dei volumi di discarica. Tutto ciò avviene solamente perché, nella spasmodica ricerca del consenso, la maggioranza ha trasformato la variante in una bandiera, in una promessa elettorale dalla quale non hanno saputo recedere. – e hanno concluso – Noi l’ipotesi di variante l’abbiamo sempre e coerentemente rifiutata, anche quando ci avrebbe portato del facile consenso, abbiamo sempre detto che un intervento di natura urbanistica si sarebbe potuto fare solo attraverso i nuovi strumenti urbanistici generali: il Piano Strutturale d’Area ed il piano Operativo, che invece sono sempre in alto mare, non attraverso interventi puntuali, come la variante, in quanto difficilmente difendibili di fronte a ricorsi. C’è la politica fatta di ricerca del consenso e c’è la politica fatta con coscienza e coerenza, noi preferiamo la seconda anche quando è difficile da far comprendere”.
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LAVORO E AMBIENTE: PER GOVERNARE CI VUOLE CORAGGIO
Piombino (LI) – La lista Lavoro & Ambiente, che fa parte della coalizione di maggioranza, ha commentato soddisfatta il risultato ottenuto in Consiglio comunale con l’approvazione della variante urbanistica Rimateria per impedire il raddoppio dei volumi della discarica.
“Per governare ci vuole coraggio, e ieri questa giunta insieme al consiglio comunale ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per poterlo fare. – hanno esordito in una nota – Noi come lista non abbiamo mai dubitato sulle capacità di questa amministrazione che con ostinazione si è attivata nei confronti della regione per riottenere la titolarità della bonifica delle due discariche di Poggio ai Venti, dismesse e abbandonate nonostante ci fossero da anni le risorse necessarie per bonificarle. Arriverà l’iter necessario per la loro chiusura: atti concreti a dimostrare chi realmente vuole bonificare questo territorio”.
“La strada è ardua, si presenteranno ancora molte difficoltà, ostacoli ed impedimenti, vedi ad esempio i carotaggi che l’azienda tenta in tutti i modi di ostacolare. – hanno aggiunto – Ma adesso tutti noi abbiamo ancora più convinzione per affrontare questo percorso con l’adeguata determinazione per ottenere ciò che riteniamo fondamentale per il bene della città e di tutta la cittadinanza”.
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FERRARI: “OGGI HA VINTO IL CORAGGIO, OGGI È UNA GIORNATA STORICA”
“Oggi ha vinto il coraggio di chi non si fa spaventare da intimidazioni e trame tessute da coloro che curano i propri interessi invece di quelli della collettività: oggi è una giornata storica”.
Con queste parole il sindaco di Piombino Francesco Ferrari annuncia l’approvazione in Consiglio Comunale della variante urbanistica che interessa i terreni su cui poggia la discarica di Rimateria. L’ordine del giorno è stato approvato con i voti favorevoli di tutti i consiglieri di maggioranza presenti e i voti contrari di Pd, Anna per Piombino, M5s, Rifondazione e Ascolta Piombino.
“La variante – continua il sindaco – era uno dei punti cardine della nostra battaglia contro il progetto del Pd, locale e regionale, di trasformare Piombino in un polo dei rifiuti e, nonostante gli atti intimidatori e le cause strumentali dei soci privati di Rimateria e il tentativo di sabotaggio portato avanti dalle opposizioni, abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati. Grazie a questo atto abbiamo posto le basi per far diventare quell’area un polmone verde per la città e non una discarica ancora più grande che danneggerebbe ulteriormente il territorio.
Chi dice che questa variante metterà in ginocchio il Comune sa perfettamente di mentire e lo confermano gli autorevoli pareri dei professionisti che abbiamo interpellato. La nostra è una battaglia difficile, è innegabile, ma conosciamo bene la differenza tra difficile e impossibile. Ci vuole coraggio, competenza e abnegazione per affrontare un percorso arduo come quello che abbiamo scelto ma, sono convinto, oggi abbiamo dimostrato di esserne all’altezza.
Nonostante l’operazione portata avanti dal Pd siamo riusciti a tener fede al volere dei cittadini. Quei cittadini che ci hanno scelto per risollevare Piombino, per deviare un percorso che sembrava già tracciato e che avrebbe condannato tutto il territorio. Piombino merita un futuro diverso: è quello che abbiamo promesso ai cittadini ed è l’impegno che porteremo avanti con ogni strumento di cui disponiamo fino alla fine del nostro mandato.”
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GRUPPO 2019/APS: BENE LA VARIANTE, ORA UN GRANDE PIANO TERRITORIALE PUBBLICO
La variante di Ischia di Crociano andava fatta, e deve anche essere accompagnata da una strategia complessiva che per ora non c’è. Una strategia che deve comprendere anche l’uscita dei privati, interessati solo a fare profitti e lanciare intimidazioni.
L’amministrazione di Piombino, dopo aver dichiarato Colmata centro abitato, ha compiuto un altro passo verso gli obiettivi dichiarati e promessi, mentre da parte di chi ha contribuito a lasciare in eredità questa situazione, si sente parlare solo di danni, ma allora i danni dovrebbero essere chiesti anche alla Regione e soprattutto a chi nel passato generando i debiti di Asiu ha originato la grande questione di Rimateria, che non è solo piombinese, ma comprensoriale e che non potrà trovare soluzione senza un deciso intervento pubblico che riguardi nel suo complesso il risanamento del polo industriale di Piombino, a partire dalle bonifiche.
È urgente dunque costruire un piano complessivo di bonifica del SIN e di ricostruzione di un tessuto urbano e produttivo nella piana piombinese, nella quale l’area di Ischia di Crociano è un tassello significativo e strategico. Intanto è bene scongiurare definitivamente il raddoppio della discarica che trasformerebbe Piombino in un polo di rifiuti speciali provenienti da ogni dove con pesanti conseguenze per l’intera Val di Cornia.
Al di là delle diatribe, rese più accese dal periodo pre-elettorale, tutto il territorio – le Amministrazioni Comunali, le forze politiche e sociali, il tessuto associativo e sindacale – si deve sentire responsabilizzato e coinvolto nella formazione della più impegnativa ed ambiziosa operazione di rigenerazione ambientale, produttiva e sociale che la Val di Cornia abbia mai conosciuto.
L’enorme crisi, simboleggiata dalla alta e puzzolente discarica, può e deve diventare una opportunità per il futuro, ma servono obiettivi chiari, risanamento delle aree e recupero di spazi. Tutto questo è impensabile se non si scongiura il raddoppio della discarica.
Intanto la variante, ma lavoriamo da subito con la massima coesione territoriale a un piano complessivo di rinascita territoriale e ambientale con il coinvolgimento di tutti i livelli istituzionali di cui la variante di Ischia di Crociano rappresenta, anche simbolicamente, un primo tassello.
Gruppo 2019
Assemblea popolare Suvereto
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LISTA FERRARI SINDACO: CON LA VARIANTE HA VINTO LA POLITICA
«In Consiglio comunale, mercoledì 16 settembre, ha vinto la politica, quella buona, quella che va nella direzione degli interessi dei cittadini e del territorio.Questo è l’impegno che ci siamo assunti con la città un anno fa,siamo ancora qui oggi presenti ciascuno di noi con la propria faccia e la propria storia, questa è la vostra e nostra battaglia,è il riscatto di un intero territorio ferito,umiliato e rimasto inascoltato per molti,troppi anni, una comunità che non si è arresa al destino disegnato da altri fatto di promesse e rifiuti,rifiuti e promesse e ancora rifiuti. Non è stato un percorso facile quello che ha portato al voto,un percorso delicato e pieno di insidie legato alla complessità del procedimento il cui studio ha richiesto tempo .A chi ci accusa di ritardo ,rispondiamo che ci siamo presi il tempo necessario per perfezionare l’atto dal punto di vista amministrativo,politicamente lo avremmo voluto votare il primo giorno utile.
Come Lista civica vogliamo costruire un futuro nuovo puntando a valorizzare le bellezze e sfruttando le potenzialità turistiche che Piombino ha: è impossibile pensare di farlo con il raddoppio di una discarica maleodorante che si affaccia sull’unica strada di accesso alla città e così vicina alle abitazioni, con tutte le conseguenze che ciò comporta.
Questo di oggi è solo il primo di una serie di atti che a questo sono conseguenti, perché non può essere chiuso un impianto maleodorante e pericoloso per sostituirlo con un altro,questo sia chiaro a tutti.La Variante rappresenta un punto fermo ,sottolinea e rappresenta pienamente la volontà della citta ‘di seguire un percorso diverso nella gestione della discarica, dei rifiuti e dell’intera area fino ad ora ad essi legata .Piombino chiede da troppo tempo le bonifiche del SIN. Per questo come lista civica stiamo richiamando la politica nazionale affinché si interessi realmente della condizione ambientale del nostro territorio, e in questo atto, che è di amore per la nostra città, e non solo politico, stiamo mettendo in campo il primo tassello per impedire che Piombino diventi, come progettato da altri, la “città dei rifiuti”.
Per tutti questi motivi, ma non solo per questi ci auguriamo fra pochi giorni di avere al nostro fianco finalmente una regione rinnovata che non veda più Piombino come città dei rifiuti, bensì che prosegua fianco a fianco con noi e con l’amministrazione del sindaco Ferrari questo cammino di rinascita del nostro territorio».