RIMATERIA: PER L’AZIENDA LA DISCARICA OGGI NON PUZZA PIU’
Piombino (LI) – Riceviamo e pubblichiamo integralmente dalla segreteria dell’azienda Rimateria, gestore dell’impianto di Ischia di Crociano.
«Premesso che il compito di un Presidente e del suo consiglio e’ quello di gestire al meglio la Società’ affidata alla loro amministrazione, che comunicare e’ compito rilevante ma accessorio, tanto piu’ in situazioni di estrema fluidita’ aziendale e in tempi di campagna elettorle, come quelli appena trascorsi.
Questo premesso, per queste ragioni Rimateria aveva finora scelto il silenzio.
Il silenzio e’ stato operoso e tempo è giunto di esporre questa operosita’ e di togliersi qualche sassolino dalle strette scarpe.
Oggetto di attenzione molto partecipata di una parte della cittadinanza piombinese, sottoposta a costanti confronti e controlli quasi sempre cogenti da parte delle istituzioni preposte e di confronti altrettanto impegnativi col Sindaco di Piombino e con gli assessori competenti, la Societa’ ha fatto il suo mestiere contando sull’apporto di pochi amici esterni, sulla dedizione dei componenti del cda, dei suoi responsabili apicali, del lavoro silente ma efficace delle sue maestranze.
A proposito dei lavoratori di Rimateria e’ impossibile non rilevare e denunciare il clima quasi intimidatorio in cui molti di loro sono costretti a vivere, quasi che lavorare in Rimateria significhi essere gli untori di una citta’ che di untori ne vanta a decine nel pacifico silenzio generale.
I nostri lavoratori fanno il loro con maggiore o minore dedizione come nella normalita’ della vita. Insieme rispondono alle esigenze aziendali, tanto e’ vero che il cda ha loro assicurato il pieno impiego esponendosi a consapevoli rischi personali: era convinto che fosse la cosa giusta, l’ha fatta, la rifarebbe.
Ma auspica che questa fobia da medioevo cessi anche perche’, al contrario, i lavoratori di Rimateria si guadagnano il pane garantendo alla citta’ la cura ambientale del sito altrimenti compromessa, come compromessi sono altri siti lontani o prossimi a quello di Rimateria del tutto allegramente incontrollati nel silenzio generale.
La societa’ non si e’ limitata alla cura generica dell’ambiente che peraltro e’ il suo mestiere.
Per oggi basta dire che finalmente chi passa nei dintorni della discarica non e’ piu’ deliziato dagli olezzi che da decenni assalivano l’olfatto dei passanti ma soprattuttto dei piombinesi che avevano la sfortuna di viverci vicino.
Rimateria non puzza piu’ e non perche’ il buon Dio ha operato un miracolo ma perche’ ha investito il necessario, ha impegnato tecnici e lavoratori ed ha finalimente realizzato l’impianto di cattura del biogas che da anni era la fonte degli olezzi.
E’ lecito dire che la Rimateria di oggi non capisce perche’ gli investimenti e gli impegni professionali e prestazionali non siano stati nella cura della Rimateria di ieri o delle Rimaterie che, pur con altri nomi, negli anni si sono succedute fino ad esasperare i residenti e i passanti. Nessun merito particolare: non chiediamo riconoscenza, solo il riconocimento che abbiamo fatto quello che dovevamo fare, ma che lo abbiamo fatto.
Di non puzzare piu’ lo afferma Rimateria ma lo attesta Arpat, come lo attestano i dati della centralina che il Comune, nella sua diligente sorveglianza che riserva a Rimateria (e della
quale Rimateria e’ grata perche’ la considera uno stimolo costante a ben fare), ha installato a ridosso del sito.
I dati sono disponbili e hanno l’oggettivita’ dei numeri: chi ne ha interesse puo’ consultarli in ogni momento sul sito Arpat. Anzi chi vorra’ chiedere quelli che Rimateria comunica ad Arpat lo faccia e la societa’ li pubblicherà molto volentieri».
Segreteria Rimateria