PIOMBINO: NOVITA’ SU VILLAMARINA MA I DUBBI PERMANGONO
FIRENZE – “Per consentire agli ospedali di rispondere ai nuovi bisogni sanitari delle popolazioni è necessario promuovere sia l’integrazione verticale con i servizi territoriali, sia quella orizzontale attraverso reti che coinvolgano diversi ospedali. La collaborazione su scala locale consente di erogare assistenza coordinata ai pazienti con i bisogni più rilevanti, potenziando la presenza sul territorio di presidi di servizio”. Lo afferma l’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini facendo il punto sul Presidio unico di Cecina e Piombino (“Ospedale delle Valli Etrusche”).
“Questo orientamento – prosegue Bezzini – consentirà di affrontare sempre di più in modo innovativo il problema degli ospedali ‘in difficoltà’, anziché ridimensionarli, a tutto vantaggio del territorio. Creare stabili rapporti di collaborazione fra diversi ospedali per renderne sostenibile il mantenimento e la possibilità di assicurare risposte di qualità. Questi rapporti collaborativi possono assumere diverse forme e vi è un ampio consenso a favore dell’ipotesi che in futuro queste reti si svilupperanno ulteriormente, poiché garantiscono il migliore equilibrio fra mantenimento delle risposte, sostenibilità economica, integrazione fra i servizi”.
È in questo contesto, e cioè nella difesa della presenza sul territorio di presidi di servizio, che si inquadra la recente creazione del Presidio unico di Cecina e Piombino, che alla luce della prima fase di operatività, delle buone pratiche ma soprattutto delle criticità in essere offre alla Regione l’occasione per sviluppare un modello pilota con il quale testare soluzioni organizzative e gestionali per l’integrazione di servizi tra ospedali diversi e tra questi e il territorio, che potranno poi dare risposta al problema più ampio del mantenimento di livelli adeguati di attività nei diversi ospedali della rete. Un tema che non riguarda solo la Toscana ma è presente a livello nazionale.
“La direzione regionale dell’assessorato alla sanità è al lavoro per definire nel dettaglio il progetto – spiega l’assessore Bezzini – in collaborazione con la direzione e i tecnici della Ausl Nord Ovest ed esperti. Nel mese di marzo convocheremo un incontro con i sindaci dei Comuni della zona distretto Valli Etrusche, alla quale parteciperà la direzione dell’azienda sanitaria, per fare il punto sull’andamento del progetto e condividere prospettive e indirizzi futuri. L’obiettivo è superare la condizione attuale rilanciando la rete ospedaliera del territorio con un progetto pilota che sia modello di riferimento, dando così nuovo impulso ad una realtà che merita prospettiva, come giustamente più volte indicato anche dal consigliere Gianni Anselmi, che da tempo segue con attenzione la questione e che sta offrendo anche in questa fase il suo prezioso contributo”.
Questi i punti chiave del progetto:
- Gestione delle risorse professionali: Sviluppo, in collaborazione con le Organizzazioni Sindacali, di soluzioni innovative volte ad incentivare una maggiore soddisfazione del personale coinvolto promuovendone una più ampia espressione professionale. Questo comporterà interventi di carattere normativo, anche in termini sperimentali, per affrontare con strumenti nuovi il problema ormai evidente del reclutamento del personale in ospedali più svantaggiati. È un tema su cui è in corso una riflessione avanzata che presto confidiamo conduca a una proposta di sistema.
- Modello di governance: Definizione di un nuovo modello di “governance” che identificherà chiaramente i livelli di responsabilità per l’erogazione ‘integrata’ delle cure negli ospedali della rete e le forme di tutela per il personale.
- Ridefinizione dell’offerta: Inviduazione di nuove modalità organizzative che consentano una maggiore circolarità dei professionisti per consentire la fruibilità anche in sedi più decentrate di risposte altamente specialistiche.
Relativamente agli interventi specifici per il potenziamento del Presidio unico di Cecina e Piombino, che si inseriranno nella cornice complessiva del progetto pilota, sono previste:
- azioni straordinarie di ammodernamento delle strutture, con interventi edilizi ed impiantistici e per l’accoglienza (comfort aree di attesa, desk-office, ecc. e potenziamento risposte di front-line) in linea con i concetti più attuali del comfort ambientale e la promozione della funzione “curativa” degli ambienti sanitari;
- la ristrutturazione del Pronto Soccorso di Piombino e di quello di Cecina;
- la ristrutturazione del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura a Piombino;
- lo spostamento in altri locali del servizio di elettrofisiologia e la realizzazione della 4ª sala operatoria a Cecina;
- un investimento su nuove tipologie di servizi che aumentino l’attrattività del Presidio unico di Cecina e Piombino. Più nel dettaglio, per l’ospedale di Piombino sono previsti la realizzazione di un Centro per la Procreazione Medicalmente Assistita e di ambulatori per l’infertilità maschile, il potenziamento ulteriore dell’offerta chirurgica, in particolare dell’urologia, della ginecologia e dell’ortopedia. Per l’ospedale di Cecina sono previsti il potenziamento dell’ortopedia e della ginecologia. Per entrambi gli ospedali il rafforzamento delle dotazioni tecnologiche, in particolare di radiodiagnostica;
- il potenziamento degli organici sia per quanto riguarda la componente medica che le professioni sanitarie e il personale di supporto;
- il potenziamento del percorso nascita mediante: la sperimentazione di un’equipe integrata per l’assistenza al parto con erogazione del servizio in entrambi gli ospedali del Presidio; la riqualificazione strutturale delle sale parto; la creazione di un Centro avanzato di simulazione per l’intero percorso nascita presso l’ospedale di Piombino.
Il complesso degli interventi illustrati sui due presidi cuba circa 9 milioni per quanto riguarda gli interventi strutturali e tecnologici e circa 4 milioni/anno per il personale.
“Queste azioni, unitamente allo sviluppo dei percorsi dedicati alle cure dell’infertilità, costituiscono anche il presupposto per la sperimentazione di un diverso modello organizzativo in grado di rispondere, salvaguardando gli aspetti della sicurezza della mamma e del bambino, alla riduzione del numero dei parti, nel rispetto dei principi a cui si ispira l’Accordo della Conferenza Stato regioni del 2010 e che quindi sarà oggetto di confronto con il livello ministeriale. Un modello che può dunque aprire una strada nuova per misurarsi, senza rinunciare alla qualità e alla sicurezza, con il fenomeno della denatalità, evitando una eccessiva concentrazione dei servizi in pochi centri e l’ampliamento dei divari territoriali” conclude Bezzini.
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Venerdì 26 febbraio, si è tenuto inoltre un incontro tra il sindaco Francesco Ferrari, l’assessore Gianluigi Palombi e Maria Letizia Casani, direttrice generale dell’Asl Nord Ovest: un primo momento di dialogo per confrontarsi sulle necessità dell’ospedale di Piombino a un mese esatto dall’inizio del presidio davanti a Villamarina.
“Abbiamo parlato dei futuri scenari che riguardano la sanità nel nostro territorio – ha dichiarato il sindaco Ferrari – nell’occasione abbiamo ribadito la necessità di potenziare i servizi dell’ospedale, specie quelli essenziali, e, parallelamente, creare le condizioni affinché il diritto alla salute sia garantito e, al contempo, i professionisti siano invogliati a venire a lavorare a Villamarina”.
Per tramite della direttrice Casani, l’assessore regionale alla Sanità Bezzini ha dato la sua disponibilità a incontrare il sindaco Ferrari utile all’avvio di una trattativa sul potenziamento del nosocomio piombinese che ha prioriatariamente il bisogno di un reparto di emodinamica.
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Queste novità, sono state illustrate dal sindaco Sabato 27 febbraio durante la giornaliera manifestazione di protesta che viene fatta davanti all’ospedale di Piombino.
Il sindaco ha ribadito che c’è bisogno di concretezza e servono i servizi essenziali che consentano a tutti un diritto alla salute garantito. Inoltre, dopo le numerose promesse il sindaco ha ribadito la necessità di garanzie per il futuro dell’ospedale della città.
Con l’occasione Ferrari ha anche ringraziato i manifestanti “che da 31 giorni manifestano davanti all’ospedale, di chi ha messo i fiocchi alla porta in ricordo della chiusura del punto nascite e di tutti quelli di tutta la Val di Cornia che hanno fatto pressione sulla Regione e sull’ASL, il dialogo, che dovrebbe essere sacrosanto non ci sarebe stato”.
Nel video sottostante gli interventi del Sindaco Ferrari e del consigliere Coppola.