JSW: FORTI CRITICHE DA UGL ED USB PER IL PRESIDIO DEI CONFEDERALI
Piombino (LI) – Forti critiche da parte di UGL metalmeccanici e USB per l’iniziativa di mobilitazione a sostegno della vertenza Jsw da parte dei sindacati confederali, con un presidio delle Rsu Fim-Fiom-Uilm Jsw Steel Italy, Piombino Logistics e Gsi presso la portineria dello stabilimento piombinese. Riportiamo integralmente le due note stampa.
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UGL: I CONFEDERALI METTONO UN GAZEBO E NON VOGLIONO SOLIDARIETA’
Riceviamo e pubblichiamo dalla segreteria provinciale e dalle RSU dell’UGL.
«Nell’ultimo consiglio di fabbrica Fim Fiom e Uilm hanno deciso di fare un’occupazione della portineria per sollecitare il Governo e le Istituzioni ad occuparsi della vertenza Jindal, in attesa dell’incontro richiesto alla proprietà, che dovrebbe esserci nei prossimi giorni.
Come UGLM sono mesi che proviamo a dire che c’è bisogno di mobilitarsi.Inascoltati dalle altre Sigle sindacali. Abbiamo anche organizzato un Presidio il 24 Febbraio in Largo Caduti sul Lavoro. Presidio al quale altri sindacati hanno deciso di non partecipare. In un momento delicato e difficile come quello attuale, riteniamo di dover dire che ci saremmo aspettati molto di più.
Ci saremmo aspettati iniziative molto più incisive. Si mette un Gazebo dentro la portineria, immaginiamo dopo aver chiesto il permesso all’Azienda.
Dunque contro chi si sta protestando?
– Contro una proprietà che in due anni e mezzo sta facendo cadere a pezzi uno stabilimento?
– Contro un Governo che non ha ancora convocato l’Azienda e le Parti Sociali a Roma?
– O contro l’amministrazione locale?
Si dice chiaramente di non volere solidarietà da altri soggetti, sindacati o associazioni. Come dice un proverbio: “Il pallone è mio e ci gioco io”.
Si vuole dividere la protesta invece di unirla, come sarebbe saggio e giusto fare? Un comunicato, quello di fim fiom e uilm, che ci lascia molto perplessi, anzi delusi e amareggiati.
Come UGLM abbiamo sempre supportato e supporteremo sempre qualsiasi tipo di iniziativa volta ad attirare l’attenzione sulla vertenza Jindal. In questo caso però, abbiamo dei dubbi quantomeno su quale sia l’obiettivo della protesta.
Ci auspichiamo che l’iniziativa non si traduca solo in una passerella ad uso e consumo di stampa e televisione».
-Segreteria Provinciale UGLM
-RSU JSW UGLM
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A FIANCO DEI LAVORATORI SEMPRE. MA NON CON LE SEGRETERIE SINDACALI PER DELLE PASSERELLE POLITICHE
Riceviamo e pubblichiamo dalla Federazione provinciale di Livorno e Piombino dell’USB.
«Dopo mesi di torpore finalmente le segreterie dei sindacati confederali si svegliano dal letargo e decidono di promuovere un presidio (con tanto di permesso da parte della multinazionale) dentro alla portineria JSW di Piombino.
Lo fanno scrivendo un lungo comunicato in cui si scagliano inizialmente con le istituzioni e i partiti “che hanno lasciato soli i lavoratori”. Ma come? Solo adesso, dopo aver accompagnato per anni i lavoratori tra un tavolo in Regione (con l’ex Presidente Rossi acclamato da tutti neanche fosse Giuseppe Di Vittorio), una passerella elettorale e una “trattativa” al Ministero, si rendono conto che le istituzioni ci hanno mentito? Invece di investire sulle mobilitazioni e sull’unica vera forza su cui i lavoratori possono davvero contare e cioè loro stessi, ci hanno detto per anni che dovevamo fidarci e che Piombino sarebbe rinata.. Con quale faccia adesso ci vengono a dire questo?
Il comunicato continua parlando di una imminente crisi sociale se non ci sarà un piano nazionale della siderurgia in grado di rilanciare il settore. Benvenuti nel mondo reale cari compagni. Che nella migliore delle ipotesi (ancora tutta da conquistare) ci sarà posto per 700/800 lavoratori a Piombino ormai lo sanno anche i muri. Quale scandalo parlare di incentivi all’esodo per quei lavoratori prossimi alla pensione che non rientreranno mai nello stabilimento? Si citano altri paesi europei come ad esempio la Germania e poi si definisce “utopistico” qualsiasi intervento diretto dello stato. Cosa pensano che negli altri paesi un settore strategico come la siderurgia sia lasciato in mano al primo “padrone” che passa? Evidentemente sperano, o ci vogliono ancora far sperare, che tutto si possa risolvere grazie ad una multinazionale che fino ad oggi non ha investito un soldo.
Ma proviamo a tenere un attimo da parte le polemiche. E’ assolutamente evidente che Piombino sia stata relegata ai margini del dibattito ministeriale e nazionale sulle crisi aziendali. Ed è altrettanto evidente che solo con una mobilitazione forte dei lavoratori questa situazione potrà essere sbloccata. Per questo motivo, così come a Taranto e Terni, USB è e sarà sempre dalla parte dei lavoratori che decidono di lottare. Siamo disponibili a fare la nostra parte ma solo e soltanto portando avanti una piattaforma chiara e concreta ma soprattutto condivisa. Di storielle da parte di segretari, di partito o di sindacato, ne abbiamo già sentite abbastanza. Adesso ci vogliono i fatti».
Usb Federazione provinciale di Livorno e Piombino
Usb Settore Nazionale Industria