IL COMITATO SALUTE E LA “STORIA INFINITA” DELLA DISCARICA
Piombino (LI) – Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota del Comitato Salute di Piombino relativo alla conferenza decisoria riguardante la nuova richiesta di AIA da parte di RiMateria, conferenza che si svolgerà il 16 Marzo .
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RIMATERIA… UNA STORIA INFINITA
“Il Comitato Salute Pubblica ha inviato alla Regione Toscana il proprio parere sulla richiesta di AIA presentata da RiMateria. L’ultima riunione per discutere sull’AIA, per una nuova discarica di 350.000 metri cubi, si era svolta il 4 Febbraio 2021 ed era stata dichiarata non procedibile, in quanto la ditta non aveva ottemperato alle prescrizioni richieste dalla Regione e quindi restava fuori norma. Ci domandiamo perché indire una seconda riunione dopo appena 45 giorni. Sicuramente la ditta non avrà avuto il tempo di fare tutti i lavori per la messa a norma richiesti. Allora, perché?
Forse il motivo è da ricercarsi nella richiesta di concordato in essere ? Il giudice ha detto che non sono sufficienti i quattro milioni promessi dai soci, ma vuole anche un piano industriale robusto? Ecco quindi che RiMateria richiede l’approvazione dell’AIA per poter portare altri rifiuti speciali a Piombino. Ma quanto durerà questa storia? La ditta è sull’orlo del fallimento perché, a nostro parere, è così che vogliono tenerla e ogni volta che finiscono gli spazi per scaricare rifiuti, si rivolge alla Regione e chiede altri spazi per evitare il fallimento. Quindi c’è solo da sperare che gli spazi non finiscano mai, altrimenti la ditta fallisce? Ma la Regione sa che la discarica provoca infiniti disagi a due quartieri limitrofi e spesso all’intera città? Il comune ha cambiato la destinazione d’uso del territorio, non più discarica, ma parco pubblico.
Due quartieri limitrofi sono stati riconosciuti come centri abitati, quindi ha fatto capire alla Regione che non siamo più disponibili ad accogliere altri rifiuti. La legge dice che una nuova discarica non può essere a meno di 500 metri di distanza tra il perimetro della discarica e il perimetro del centro abitato, chiaramente per salvaguardare la salute degli abitanti. Per noi finisce qui! Non si deve andare contro la legge anche se RiMateria lo ha fatto fino ad oggi, considerato i quattro avvisi di garanzia per reati ambientali, ricevuti in questo anno dal Sig. Pellati. Non è mai stata a norma, quindi è stata fuorilegge, e lo è tuttora! Ma chi deve pensare alla salute dei cittadini, se non la Regione e il Comune dove risiedono? Chi dice “ siamo dalla parte dei cittadini?”
Nell’ultima riunione per discutere dell’AIA vari enti hanno evidenziato i lavori richiesti e mai fatti per riportarla nella norme di legge. Ne elenchiamo alcuni:
– Rischio idraulico
– Stabilità delle discariche
– Cedimenti in riferimento al futuro incremento del carico dei rifiuti
– Data di perfezionamento della richiesta di AIA
– Riprogettazione dell’intero sistema di scarichi di acqua piovana, verifica delle perdite lungo il percorso e interventi per evitare erosione sulle sponde del fosso Cornia Vecchia.
Naturalmente anche tutte le opere richieste con diffida dalla regione Toscana non finite nei tempi dettati dalla diffida e nemmeno nei tempi di proroga richiesti e concessi:
– Coperture definitive sponde parte nord
– Coperture definitive sommità discarica parte nord
– Coperture definitive parte sud che con l’accettazione dell’AIA si potranno fare solo nel 2026.
– Impianto di trattamento gas per l’invio ai cogeneratori, che non risulta efficiente.
Ripristino impianto osmosi inversa per evitare di trasportare il percolato sull’unica via di accesso a Piombino e sulla statale Aurelia. RiMateria ha chiesto invece di costruire un nuovo impianto di capacità maggiore così da poter trattare anche percolato che viene da fuori Piombino, vanificando la possibilità di eliminare un rischio di incidente stradale di un carico di percolato su una strada di grande traffico.
La ASL Toscana Nord Oves,t con nota del 12/01/2021 al comune di Piombino, scrive che per il principio precauzionale si dovrebbero mantenere bersagli umani esposti residenzialmente a valori di idrogeno solforato non superiori alla soglia di 7 microgrammi/metro cubo . Le centraline di rilevamento invece hanno evidenziato percentuali di superamenti oscillanti dal 51% al 80% con valori fino a 34 microgrammi/metro cubo. Anche il Quinto Studio SENTIERI mette in evidenza che “ la mortalità generale nel sito di Piombino risulta più alta di quella attesa su base regionale nelle sole donne. I decessi per le malattie del sistema cardiocircolatorio sono in eccesso in entrambi i generi” un’altra discarica potrebbe solo peggiorare i rischi ai quali sono sottoposti i cittadini.
La VIA aveva autorizzato solo lo stoccaggio di rifiuti industriali. RiMateria invece ha richiesto nell’AIA di poter portare altri tipi di rifiuti, gli stessi messi nella discarica ex ASIU, anche putrescibili.
Con tutte queste criticità e la discarica non a norma di legge, il Comitato Salute Pubblica chiede a tutti i partecipanti alla conferenza decisoria, di pronunciarsi ancora negativamente essendo il progetto non fattibile in termini di legge e non accettabile per gli elevati rischi per la salute dei cittadini.
Il Comitato Salute Pubblica