SAN VINCENZO: DOPO LE DIMISSIONI DI BANDINI ARRIVA IL COMMISSARIO
San Vincenzo (LI) – E’ stato nominato dalla Prefettura il commissario per gestione del Comune di San VIncenzo dopo l’arresto e le successive dimissioni dell’ormai ex Sindaco Alessandro Bandini. Sarà il viceprefetto Salvatore Parascandola, che opererà con i poteri del sindaco, della giunta e del consiglio, a guidare temporaneamente l’amministrazione comunale.
La sua nomina è arrivata direttamente dal prefetto di LIvorno, Paolo D’Attilio, che ha anche adottato il decreto di sospensione del consigio comunale. Parascandola sarà affiancato da un sub commissario con funzioni vicarie, il viceprefetto Edoardo Lombardi. La sospensione del consiglio avrà efficacia non superiore a novanta giorni, in attesa dell’emanazione del decreto di scioglimento da parte del Presidente della Repubblica.
Il 9 marzo scorso l’arresto per corruzione dell’allora sindaco Massimo Bandini e di due imprenditori. Finisce così quello che il giudice che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare definisce come un sistema «in spregio alle leggi», con il Sindaco che avrebbe gestito l’incarico pubblico «con disinvoltura e chiara permeabilità di interessi esterni». Si parla di incarichi, appalti, e molto altro, in un clima generale di «alterazione delle regole».
L’inchiesta ha generato tre arresti per corruzione e ventisei indagati: il sindaco di San Vincenzo Massimo Bandini, 53 anni, e gli imprenditori David e Lauro Dal Pont, 52 e 76.
Le ventisei persone indagate nell’inchiesta definita “Albatros” sono, insieme al primo cittadino, la sua vice Delia Del Carlo, l’assessore al turismo Elisa Malfatti e quello all’urbanistica Massimiliano Roventini, oltre ad Antonio Russo, 47, ex assessore a lavori pubblici e patrimonio.
C’è poi il consigliere comunale con deleghe per eventi e spettacoli Dario Ginanneschi, l’ex dirigente ai lavori pubblici oggi direttore generale del Comune di Livorno Nicola Falleni, il comandante della municipale Claudio Nassi, il tecnico comunale Vinicio Meini, e Roberto Guazzelli, ex referente dell’area servizi e oggi dirigente del settore risorse e controllo. Inoltre Paolo Cosimi (dirigente ufficio urbanistico) e i tecnici comunali Andrea Filippi e Salvatore Dell’Aiera.
Per gli imprenditori sono indagati Marco e Moreno Sparapani, Arianna Martorelli della società di consulenza Alter srl di Roma, Stefano Lazzerini, referente della Garden House spa di Piombino e dell’Agi di Gallarate, Ovidiu Timofte, titolare della pizzeria “A Modo mio”, Marco Vannucchi e Roberto Nocentini, gestori attraverso la Figline agriturismo spa del camping village Albatros e Luca Giovannini della Dog Summer Srl di Follonica.
Grande imbarazzo quindi nella città con reazioni di critica e stupore per quanto accaduto.