SUVERETO: SI TROVA A PRATA LA COMUNITA’ DI ABBA’ POVERO ORFEO
Suvereto (LI) – Don Orfeo “povero” è un sacerdote, ma anche il protagonista di “un business che mette curiosità prima, indigna poi” come lo descrive il programma televisivo “Fuori dal Coro” (Vedi il link). Oggi si trova a Prata di Suvereto dopo la sua “scomparsa” dal Monastero della piccola famiglia della Risurrezione, vicino a Cesena, verso la metà del 2019, in quanto il Vescovo di Cesena aveva messo sotto sequestro la struttura per aver scoperto che il sacerdote aveva aperto tre società finanziarie a Londra.
LO SPECIALE DI “FUORI DAL CORO” DEL 23 OTTOBRE 2019:
https://www.mediasetplay.mediaset.it/video/fuoridalcoro/altro-che-povero_F309976301007C15
L’udienza del processo penale canonico amministrativo extragiudiziale nei confronti di padre Orfeo Suzzi, fondatore della Piccola Famiglia della Resurrezione di Valleripa, è stata fissata dal Vescovo per la mattina di giovedì 15 aprile 2021. Una vicenda che arriva fino alla nostra Diocesi, a Prata di Suvereto, dopo la permanenza verso la fine del 2019 per alcuni mesi vicino a Vicenza del Sacerdote. Padre Orfeo a Prata è rimasto stanziale in una casa in mezzo al bosco, sembra senza luce ne riscaldamento, insieme alla sua comunità di nove persone, «dei quali 5 a residenza temporanea e 3 sorelle in processo di rinnovamento del visto di soggiorno».
Una vicenda imbarazzante che da tempo genera “chiacchericcio” nella intera Diocesi di Massa Marittima.
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CESENA: GIOVEDI PADRE ORFEO A PROCESSO?
La questione che fa preoccupare il Vaticano è relativa ad una operazione finanziaria a Londra relativa a tre società: San Romualdo Ltd, Società della Trasfigurazione Ltd e Società San Giovanni Ltd, aperte alcuni anni fa vicino a Trafalgar Square e facenti capo ad un piccolo ordine religioso romagnolo che da tempo dava problemi per le voci che giravano sul suo fondatore, don Orfeo Suzzi (72 anni), che si fa chiamare Abbà Povero Orfeo.
Dopo la rinuncia, alcuni mesi fa, del primo avvocato d’ufficio scelto dal sacerdote, il nuovo Avvocato d’ufficio Paola Cipolla aveva chiesto tempo per approfondire la conoscenza della vicenda, che vede ormai da anni un conflitto tra padre Orfeo e alcuni membri della comunità originaria e il vescovo Douglas Regattieri. Ma il vescovo, dopo così tanti rinvii, ha rigettato la richiesta ed ha convocato don Orfeo e l’avvocato per giovedì prossimo.
I comportamenti “non conformi” per i quali il fondatore di Valleripa è chiamato a processo riguardano la mancanza di obbedienza al vescovo, la gestione di attività economiche senza autorizzazione, la denuncia calunniosa nei confronti del vescovo, l’assenza dalla Diocesi senza autorizzazione.
Padre Orfeo – come si legge sul Corriere di Romagna di oggi – è dunque atteso per questo “faccia a faccia” col Vescovo, dopo che nell’ottobre 2020 monsignor Regattieri aveva ritirato il decreto di sospensione a divinis nei suoi confronti, dopo il ricorso presentato dal sacerdote alla Congregazione per il clero, ma aveva deciso di procedere con processo penale extragiudiziale, «non potendo procedere – aveva scritto il vescovo nel provvedimento – attraverso il processo penale giudiziario cui si oppone, a nostro giudizio, l’acuirsi ulteriore dello scandalo e della divisione presso il popolo di Dio di questa Diocesi».
Fino al termine del processo, sono comunque revocate al sacerdote le facoltà di celebrare in pubblico messe e sacramenti, ascoltare confessioni, predicare in chiese o in occasione di riunioni di fedeli.
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BLITZ DEI CARABINIERI A PRATA DI SUVERETO PER LE SUORE INDIANE
I Carabinieri nei giorni scorsi hanno svolto interrogatori ed ispezionato l’edificio a Prata di Suvereto. Padre Orfeo spiega che in comunità sono 9, «dei quali 5 a residenza temporanea e 3 sorelle in processo di rinnovamento del visto di soggiorno». I militari provengono da Piombino, Venturina e Suvereto.
La richiesta di sopralluogo è partita dalla Procura di Livorno. Il “blitz” sarebbe nato da una richiesta dei genitori indiani delle tre suore per il loro rimpatrio, presentata all’ambasciata indiana in Italia su sollecitazione e pressione della Comunità della Piccola Famiglia in India e del nuovo responsabile don Lorenzo Buda.
Condotti al comando dei carabinieri di Suvereto padre Orfeo è venuto a sapere che è avviato un procedimento penale al Tribunale di Livorno nei suoi confronti con l’accusa di trattenere le sorelle indiane contro la loro volontà. Le suore sono poi state interrogate, ma alla fine sono tutti tornati a casa.
Seguiremo con attenzione i prossimi passi di questa vicenda.
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