LANDI: «IL PUNTO NASCITA A PIOMBINO PUO’ ESSERE SALVATO, DIPENDE DALLA REGIONE»
Piombino (LI) – Punto nascita, Landi (Lega): “la Regione può salvarlo, basta volerlo”, e presenta mozione che chiede adeguamenti necessari e riapertura.
“Qualora la Regione Toscana, nell’espressione della propria autonomia amministrativo/gestionale […], optasse per scelte programmatorie relative alla riorganizzazione dei Punti Nascita che non tengano conto di quanto dettato dall’Accordo del 16-12-2010 e del conseguente parere espresso dal CPN nazionale, dovrà assumersi la responsabilità di garantire efficienza, efficacia, economicità dell’assistenza, nonché qualità e sicurezza per la madre ed il neonato, presso il PN non in linea con quanto dettato dalle norme in vigore”.
Così si conclude la lettera, datata 15 gennaio 2021, con cui il Ministero della Salute ha comunicato alla Regione Toscana il parere negativo alla richiesta di deroga per il Punto Nascita di Piombino.
Non la parola fine, quindi, nonostante nella lettera si legga anche che il Ministero resta “in attesa dell’atto di chiusura del Punto Nascita”.
“La decisione irrevocabile spetta alla Regione Toscana. È lei a dover scegliere se investire sulla struttura o decretarne la chiusura definitiva”, spiega il consigliere regionale della Lega Marco Landi, firmatario di una mozione con cui chiede alla Giunta di adoperarsi perché siano rispettati gli standard di sicurezza e poter quindi richiedere la riapertura.
“Le parole del Ministero ci dicono che la Regione può ancora decidere di salvare il Punto nascita di Piombino. Dopo anni di promesse non mantenute, di interventi non realizzati, di richieste di deroghe, di porte in faccia motivate dalla mancata realizzazione degli interventi richiesti, la Giunta regionale abbia un sussulto di dignità: intervenga immediatamente per adeguare le strutture e assumere il personale necessario”, prosegue Landi, auspicando una rapida discussione della mozione.
“I mancati interventi sul Punto Nascita hanno innescato un circolo vizioso: in assenza degli adeguamenti necessari numerose future mamme della Val di Cornia hanno preferito recarsi presso altri ospedali, facendo ulteriormente calare il numero dei parti. Questo fino al giugno 2019 – ricorda il consigliere della Lega – quando venne deliberata la sospensione delle attività del Punto Nascita. Sospensione che dura tuttora e che durerà sino a quando non verrà presa una decisione.
Il bivio è chiaro: da un lato chi vuole potenziare la struttura di Piombino per renderla in linea con gli standard di sicurezza richiesti, dall’altra chi vuol chiuderla; da un lato chi sta dalla parte delle comunità della Val di Cornia che hanno diritto ad avere servizi sanitari adeguati, dall’altra chi sta progressivamente svuotando l’ospedale, dirottando i cittadini su strutture a decine e decine di chilometri di distanza. Quando in Consiglio regionale arriverà la mozione vedremo chi sta da una parte e chi dall’altra”, conclude Landi.