VENTURINA: CARABINIERI SEQUESTRANO 4500 TONNELLATE DI POMODORO
Venturina (LI) – I carabinieri per la tutela agroalimentare hanno sequestrato, nel deposito Italian Food spa del Gruppo Petti nello stabilimento di Venturina, quasi quattromila cinquecento tonnellate di pomodoro etichettato come ‘pomodoro 100% italiano’ e/o ‘pomodoro 100% toscano’, pronte per la commercializzazione, e 977 tonnellate di prodotto semilavorato e concentrato di pomodoro di provenienza estera (extra-Ue), in fusti e bidoni.
L’indagine della procura di Livorno, per una presunta frode in commercio in cui risultano indagate sei persone, riguarda il prodotto che era falsamente etichettato quale 100% italiano, e veniva, secondo l’accusa, invece miscelato con «rilevanti percentuali (variabili) di pomodoro concentrato estero».
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TICCIATI: PREOCCUPAZIONE PER LE NOTIZIE RELATIVE ALL’INDAGINE
In merito alla vicenda delle indagini sull’azienda Italian Food di Venturina Terme il Sindaco di Campiglia Marittima Alberta Ticciati dichiara quanto segue:
“Esprimo preoccupazione per le notizie relative all’indagine tutt’ora in corso riguardante lo stabilimento Italian Food sito sul nostro Comune, realtà produttiva di primo piano nella lavorazione del pomodoro a livello Regionale e Nazionale, nonchè una delle aziende con il maggior numero di personale impiegato.
Una situazione che certamente non aiuta il difficile momento storico che stiamo vivendo e che aggiunge preoccupazione, non soltanto per la stessa azienda, ma anche per i suoi dipendenti, per gli agricoltori e le aziende agricole che forniscono la materia prima, nonchè per tutto l’indotto coinvolto.
L’Amministrazione Comunale sta seguendo con attenzione la vicenda ed è pronta ad intervenire con i mezzi e gli strumenti a propria disposizione nel momento in cui si dovesse rendere necessario”.
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ITALIAN FOOD: ALLARME E PREOCCUPAZIONE TRA GLI AGRICOLTORI
Livorno – Vicenda Italian Food preoccupazione per lo svolgimento della prossima campagna del pomodoro da industria. Riportiamo integralmente.
«Le notizie delle ultime ore, che riguardano l’industria di trasformazione Italian Food di Venturina Terme, stanno suscitando allarme e preoccupazione, tra i produttori agricoli, per lo svolgimento della prossima campagna del pomodoro da industria.
Senza ovviamente entrare nel merito dell’indagine e dei provvedimenti già adottati dalle autorità competenti, CIA Livorno evidenzia come i trapianti, iniziati dopo le festività pasquali, stanno procedendo normalmente, fatta eccezione per un leggero ritardo, dovuto all’abbassamento delle temperature della prima decade di aprile.
La coltura del pomodoro da industria ha necessità di programmazione, che parte già con la fine della precedente campagna, per la individuazione dei terreni, l’acquisto delle piantine. Non si possono modificare gli ordinamenti colturali dalla sera alla mattina.
Le preoccupazioni sono ovviamente legate alla collocazione della produzione, circa 1.000 ettari destinati all’impianto di Venturina Terme.
Il pomodoro da industria è una parte importante della storia produttiva di questo territorio, una coltura che interessa prevalentemente le province di Livorno e Grosseto, ma con presenze significative anche in altre aree della regione, con riflessi importanti sull’indotto e sull’occupazione per l’area della Val di Cornia.
Le contestazioni mosse, dalle autorità, da quanto si legge, riguardano aspetti, sia di carattere ambientale che commerciale e questo, senza voler dare giudizi su argomenti non conosciuti, contribuisce ad aumentare il timore della componente produttiva».