RIFIUTI: I PRIVATI FANNO FALLIRE RIMATERIA. NUOVA FASE PER PIOMBINO

AGGIORNAMENTO:
Piombino (LI) – Oggi venerdì 21 Maggio alle 14 circa si sono decise le sorti dell’azienda Rimateria, con i soci pubblici e privati che hanno dichiarato l’autofallimento dell’azienda.  Dopo due anni di trattative altrettanto difficili tra i soci privati, la Regione Toscana e il sindaco di Piombino socio di maggioranza, che avendo quell’impianto “in casa” non ha mai nascosto le criticità  nei confronti della gestione della discarica.
Adesso la città si trova realmente ad un bivio: Da una parte la costituzione di una società pubblica di scopo che assorba anche gli esuberi di Rimateria e JSW, con l’obiettivo di gestire le verie criticità ambientali (dalle demolizioni alle bonifiche, dalla gestione dei rifiuti interni al SIN al percolato). Dall’altra la messa all’asta degli impianti e la cessione ad altri soggetti privati. Ovviamente solo uno dei due percorsi è virtuoso per la città.

Il Sindaco Francesco Ferrari

«Un fallimento annunciato causato dalla malagestione, tra debiti milionari e mancato rispetto delle norme ambientali – ha commentato il sindaco di Piombino Ferrari – Rimateria era di fatto già fallita da tempo. È una questione che viene da lontano, da anni di malagestione, da decine di milioni di euro di debiti e da uno scarsissimo interesse per l’impatto ambientale.

L’unico modo per evitare questo epilogo sarebbe stato continuare nel percorso tracciato dalle precedenti amministrazioni, concedendo il raddoppio dei volumi, incuranti delle conseguenze sulla salute e sulla tutela del territorio.
I cittadini di Piombino – continua Ferrari – con il voto del 2019, hanno scelto la strada da percorrere dando mandato a questa Amministrazione di cambiare il futuro della città proprio a partire dalle questioni ambientali, di lavorare alla diversificazione economica, al rilancio turistico e alla riqualificazione di una città che ha moltissimo da offrire. Ed è con questa responsabilità che abbiamo intrapreso una nuova via, diversa, condivisa con la Regione Toscana che, negli ultimi mesi, ha dimostrato grande attenzione per il rispetto delle norme ambientali non concedendo sconti a Rimateria e pretendendo il rispetto delle prescrizioni, solo parzialmente ottemperate, giungendo così, inevitabilmente, al fallimento dell’azienda.
Se i soci privati di Rimateria avessero veramente voluto integrare la propria attività con il nuovo percorso che la città ha intrapreso, se avessero voluto sanare le enormi falle in ordine alla gestione dell’impianto, avrebbero avuto il tempo e le risorse per farlo.

Adesso – conclude il sindaco di Piombino – si apre un nuovo capitolo in cui ci rimboccheremo le maniche, assieme altre altre istituzioni competenti, per affrontare la questione ambientale e quella occupazionale; per tutelare, ancora una volta, i cittadini dalle conseguenze che quella discarica ha avuto, e avrà, sul territorio».

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FALLIMENTO RIMATERIA: IL PUNTO DELL’ASSESSORE REGIONALE MONNI

L’assessore regionale all’ambiente Monia Monni, dopo la notizia del fallimento della società Rimateria che gestisce la discarica di Piombino decretata dall’assemblea dei soci, ha espresso preoccupazione sia sotto il profilo occupazionale sia ambientale.

“In questi mesi – ha spiegato Monni – ho sempre affrontato questa complessa vicenda sapendo che andava tenuto insieme il destino dei lavoratori e delle loro famiglie con la necessità di assicurare un percorso ambientalmente sostenibile. Va detto chiaramente: la Regione in questa complessa vicenda è stata sempre chiara, esplorando tutti gli spazi possibili per individuare le opportune soluzioni. Ognuna di queste non poteva che poggiare sul rispetto delle norme ambientali, che è sempre la precondizione per qualunque progetto venga vagliato dall’amministrazione regionale. Non posso però nascondere l’amarezza vista anche la celerità, la precisione e la professionalità assicurata fino all’ultimo dagli uffici regionali. Lo dico anche considerando la comunicazione inviata ieri mattina dal Settore Rifiuti della Regione contenente il nulla osta alla copertura temporanea della discarica ex Lucchini”.

“I soci privati – ha aggiunto l’assessore – avevano tutti gli strumenti per dare una prospettiva sostenibile all’impianto e ai lavoratori, non aver colto questa opportunità sostanzia una responsabilità che ho il dovere di sottolineare in considerazione del lavoro fatto. Ai lavoratori e alle loro famiglie – ha concluso – esprimo solidarietà, personale ed istituzionale, nella consapevolezza che faremo il massimo per attivarci con l’obiettivo di assicurare ogni forma ulteriore di tutela”.

Scritto da il 21.5.2021. Registrato sotto ambiente/territorio, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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