PIOMBINO: GRANDE INTERESSE PER L’ASSEMBLEA PUBBLICA SU RIMATERIA
Piombino (LI) – Si è tenuto giovedì 5 Agosto alle 2021 presso i giardini Pro Patria una assemblea pubblica dove hanno partecipato il Sindaco della citttà Francesco Ferrari e l’assessore Carla Bezzini. Ha moderato il direttore della nostra testata Giuseppe Trinchini.
Il Sindaco ha risposto in modo molto trasparente sia alle domande del giornalista sia a quelle del pubblico, molto numeroso considerando l’ora.
Ha illustrato la proposta presentata da Eco Eridania presso il Tribunale di Livorno, ha replicato alle critiche di attendismo fatte al Comune e analizzato la proposta di far tornare pubblica l’azienda per effettuare le bonifiche dell’intero SIN, ed evidenziato le principali emergenze generate da questa situazione sia sul tema ambientale che su quella occupazionale, evidenziando inoltre i procedimenti penali in atto.
Il video integrale con tutte le domande fatte e le relative risposte del Sindaco Ferrari e dell’Assessore Bezzini può essere visto premendo sul video sottostante.
https://www.facebook.com/watch/live/?v=222000076596078
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RIMATERIA: LA CRONISTORIA DEL FALLIMENTO DELL’AZIENDA
La questione Rimateria è molto complessa. Dopo il conferimento del ramo di azienda di Asiu relativo alla “privativa” dei rifiuti urbani al gestore unico di Ato Sud, SEI Toscana, il 1° novembre 2015, la parte rimanente del personale e degli asset impiantistici è stato trasferito in RIMateria (il nuovo nome della TAP). Contemporaneamente fu impostato sul mercato dei rifiuti speciali la vendita di quote ASIU, finalizzata alla implementazione della compagine societaria con soggetti che potessero apportare il know how e le autorizzazioni funzionali all’espletamento dell’oggetto societario.
La vendita ai privati per il 60% della compagine societaria avviene all’inizio del 2019 con la cessione del 30% a UNIRECUPERI Srl e a NAVARRA SPA.
Nel mese di marzo 2020 l’azienda, in una complessa situazione debitoria, che aveva visto gli ultimi bilanci chiusi con deficit importanti – oltre due milioni di euro per il 2018 – e con previsione analoga per il bilancio 2019, presenta la richiesta di concordato preventivo al Tribunale di Livorno, e si dichiara disponibile a collaborare con Arpat per la ripresa dei conferimenti nel cono rovescio.
A distanza di poco più di un anno, l’assemblea dei soci di Rimateria (composta da Iren Ambiente (30%), Navarra (30%), Lucchini Spa in amministrazione straordinaria (12,25%) e Asiu Spa in liquidazione (27,75%), controllata dai Comuni della Val di Cornia) il 22 maggio scorso ha decretato il fallimento della società in quanto i soci privati hanno ritirato il loro sostegno economico previsto dal piano di concordato.
All’inizio di giugno il tribunale di Livorno ha quindi sentenziato il fallimento di Rimateria con i giudici che hanno preso atto della volontà dei soci, non più disposti a sostenere economicamente il piano industriale, a procedere verso l’autofallimento, chiudendo al concordato in continuità.
Restano sul tavolo le questioni in campo: Dalle prospettive di tutela dei 41 dipendenti con lo spettro dell’imminente licenziamento, e le questioni ambientali di una discarica che continua a produrre percolato e biogas da conciliare con una sentenza che non prevede l’esercizio provvisorio e sospende ogni attività.
A gestire oggi le procedure in veste di curatrice fallimentare è stata incaricata dal Tribunale di Livorno Francesca Ozia.
Si ringrazia per le fotografie Valerio Franceschini