SAN VINCENZO: ELEZIONI , MENGOZZI «NON DEVO PIU’ DIRE CHE… »
San Vincenzo (LI) – Si scalda la competizione nella cittadina costiera e la candidata di “Officina” Tamara Mengozzi, nel suo diario si chiede, a diciannove giorni dal voto, perché in molti gli consigliano di parlare solo della sua lista e non di quello che è successo negli ultimi anni a San Vincenzo. Leggiamo insieme integralmente la nota social.
«A 19 giorni dalla fine della campagna elettorale – inizia la candidata Mengozzi – mi devo segnare su questa pagina quello che molti consigliano di NON FARE, vado:
1) Non devo più dire che San Vincenzo è commissariata che ci sono amministratori e privati indagati che ben 18.000 sono le pagine con le registrazioni delle intercettazioni e che l’inchiesta sta procedendo con interrogatori dei testimoni , e che inoltre ci sono nel comune due aziende indagate x riclaggio. Non lo devo dire perchè i cittadini(quali?) si stancano di sentire sempre le stesse cose.
2) Non devo dire che Cecchini, Biagi, Camerini avevano già governato per due legislature con risultati non proprio esaltanti: la bandiera nera di lega ambiente, per esempio . L’Avvio del procedimento per Rimigliano. La Variante Rimigliano approvata che prevedeva fino a 260 appartamenti e un albergo di 7000mq e il piccolo capolavoro dell’acquisto della parte a mare di Rimigliano invece di espropriarla, ( il Comune la comprò per 1,7 milioni di euro lasciando al privato 8 ettari con finalità turistico-ricettive) , e ancora
3) Non devo dire che nella lista Cruschelli sembra siano rappresentate ben due logge massoniche unite, che il capo lista di anni 76 residente a Venturina è consuocero di un azionista dell’Srl della tenuta di Rimigliano, e pare abbia sviluppato un improvviso interesse per il destino del nostro paese; e non devo dire che la lista sembra sostenuta da personaggi della passata legislatura, perché non è dimostrabile.
4) Non devo dire che Lera, nuovo per modo di dire, è stato candidato sindaco nel 2009 e per 5 anni, dal 2009 al 2014, capogruppo della lista di centro destra si distinse essenzialmente per le sue assenze e in particolare per la sua costante astensione o non-opposizione al progetto del Porto, di Rimigliano, del Piano Strutturale e addirittura per la sua incredibile opposizione a una delle poche decisioni condivisibili del Comune e cioè alla rinunzia della urbanizzazione del Paradisino.
Devo parlare di noi. Si, va bene. E’ presto fatto, siamo cittadini normali che non hanno mai governato, non abbiamo problemi per fortuna, campiamo delle pensione (due dei 12 consiglieri) gli altri lavorano come liberi professionisti o dipendenti di aziende internazionali, nazionali, banca, un cassaintegrato, due commercianti, un insegnante, una apicoltore.
Siamo antipatici a molti perchè diciamo cose che non si vogliano sentire, siamo soddisfatti di quel che siamo.
Se vinciamo – conclude la candidata di “Officina” – lavoreremo come pazzi per realizzare il nostro programma, finito.»
Il Link alla nota su Facebook è il seguente: https://www.facebook.com/tamara.mengozzi/posts/10223520157786029
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