CAMPING CIG: CONSIGLIO SULLA SIDERURGIA O PUNTATA DI “SCHERZI A PARTE”?

Piombino (LI) – Riportiamo una nota del Camping CIG su quanto successo nel consiglio comunale aperto sulla Siderurgia del 14 settembre scorso, che potete vedere integralmente nel video sottostante.

Un’iniziativa nella quale i sindacati complessivamente hanno chiesto demolizioni, bonifiche e tutele per i lavoratori, e dove il Sindaco della città ha dato un ultimatum per una risposta seria da parte di JSW Steel Italy e Governo nazionale al 31 dicembre di questo anno. Mancano poco più di due mesi a quella data, la “narrazione”, ormai infelice, proseguirà anche dopo, oppure questo lunga attesa che perdura da 14 anni per la città di Piombino terminerà, per avviare finalmente le demolizioni e bonifiche dell’area a caldo (chiusa nel 2014) richieste ormai da tutti?

IL CONSIGLIO COMUNALE INTEGRALE

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CAMPING CIG: CONSIGLIO SULLA SIDERURGIA O PUNTATA DI “SCHERZI A PARTE”?

«Il Consiglio comunale sulla siderurgia del 14 settembre ha avuto esiti agghiaccianti. L’assenza pressoché totale dei lavoratori e dei cittadini ha confermato al governo e alle multinazionali che della comunità di Piombino e del suo territorio possono farne ciò che vogliono. Inoltre, ha sancito ancora di più la spaccatura, che rischia di essere irreversibile, tra fabbrica e città. Una situazione grottesca per cui, mentre si doveva parlare della rinascita della siderurgia a Piombino, né la viceministra Todde, né Jsw hanno parlato neppure di striscio della costruzione di forni elettrici. Sembrava di essere su Scherzi a parte.

Non solo, non è stata citata alcuna cifra che il governo intende investire nello stabilimento, né alcuna scadenza precisa. Anche sulla firma del famoso memorandum per l’ingresso di Invitalia nella proprietà dello stabilimento sono stati vaghi e ambigui per cui molti, alla fine, si sono chiesti se avessero già firmato, o meno. Una specie di giallo, insomma. Ciò che è apparso, tragicamente, chiaro è che lo Stato non tornerà a comandare nello stabilimento, accettando il ruolo solo di bancomat (con i soldi delle tasse di tutti)  a favore di Jsw.  È pure chiaro che, in un ipotetico piano nazionale della siderurgia, a Piombino è stato assegnato il ruolo di cenerentola degli stabilimenti italiani.  Stando così le cose, è stata decretata la fine della siderurgia a Piombino, per sempre. Ergo: quanti esuberi ci saranno? E come si intende ricollocarli?

Come Camping Cig da tempo abbiamo avanzato la proposta dei lavori di pubblica necessità ( LPN https://www.stileliberonews.org/ammortizzatori-sociali-e-lavori-di-pubblica-necessita/  https://www.quinewsvaldicornia.it/piombino-lavori-di-pubblica-necessita-il-si-del-consiglio.htm ), che permetterebbero a cassaintegrati e disoccupati di essere assunti per costruire opere attualmente in abbandono, necessarie per lo sviluppo del territorio:  v. bonifiche. Ma non nascondiamoci dietro un dito: non tutti saranno ricollocati, quindi è arrivato il momento di parlare di uscite volontarie, di prepensionamenti, di una nuova legge sull’amianto.

L’ alternativa è fare come per i lavoratori dell’indotto: licenziati e dimenticati da tutti.

Queste soluzioni vanno create adesso, in un progetto unico, tenendo insieme quelli che potranno (speriamo) tornare al lavoro e coloro che usciranno volontariamente dal processo produttivo. Noi continuiamo a dire che la comunità di Piombino, tutta insieme, con le lotte necessarie deve costringere il governo ad adottare un piano di rinascita per Piombino, con forti risorse pubbliche. Piano che serva per tornare a colare acciaio perché lo Stato si riprende le acciaierie; serva per bonifiche, smantellamenti, infrastrutture, diversificazione e servizi pubblici, a partire da quelli sanitari.

Nel Consiglio comunale è emersa come nuova scadenza quella del 31 dicembre 2021.

Allora, SVEGLIAMOCI ! Sindacati, istituzioni locali, lavoratori e cittadini tutti insieme lavoriamo per una grande MOBILITAZIONE del comprensorio che dica chiaramente al governo che Piombino aspetta da anni di essere liberata dalle macerie, sotto le quali l’hanno sepolta multinazionali e governi di diversi colori. Adesso Piombino  PRETENDE  la ricostruzione della città e del territorio da parte dello Stato di cui fa parte».

Coordinamento Art.1-Camping CIG

Scritto da il 18.9.2021. Registrato sotto Economia, Foto, sociale, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
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