CAMPING CIG: BASTA NARRAZIONI, QUANTI SONO GLI ESUBERI?

L’ultimo striscione del Camping CIG

Piombino (LI) – Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota dal Camping Cig di Piombino, dopo l’intesa preliminare tra Jsw e Invitalia.

«Di fronte alle illusioni, che circolano a proposito del futuro delle acciaierie di Piombino dopo l’intesa preliminare Jsw-Invitalia, il Camping CIG invita a non diffondere l’ennesima narrazione felice: se l’ingresso di Invitalia avverrà così come annunciato ufficiosamente da Jsw ai sindacati, in realtà si sancirà la fine della siderurgia locale. Infatti, Jsw continua a non investire nulla di suo e aspetta il bancomat di soldi pubblici chiamato Invitalia; i 30-50 milioni che Invitalia investirebbe per il revamping dei treni di laminazione sono largamente al di sotto delle necessità; del resto durante il Consiglio comunale aperto, la viceministra Todde neppure citò i forni elettrici promessi. Sarà un dramma per un gran numero dei lavoratori.

Al contrario, oggi lo Stato ha il dovere e l’opportunità di riprendere il timone dello stabilimento con almeno il 51% del capitale e di predisporre un vero piano industriale: revamping serio dei laminatoi; nuovo Tpp in padule in prossimità dell’indispensabile nuova acciaieria elettrica. Piombino è SIN ed Area di Crisi Complessa: lo Stato controlli e finanzi la realizzazione, partecipata da lavoratori, cittadini, sindacati, associazioni e istituzioni locali, di un Piano di rinascita per la Val di Cornia, che tenga insieme acciaio pulito di qualità; bonifiche; infrastrutture ferroviarie e stradali come la 398; agricoltura e turismo moderni e rispettosi della natura; servizi pubblici adeguati, a cominciare dalla sanità. Un Piano che non può essere la sommatoria indiscriminata di ogni e qualsiasi progetto, pur di aumentare qualche posto di lavoro, quando tali progetti entrino in contraddizione con una visione strategica, tanto difficile quanto indispensabile, di alleanza fra industria e natura, occupazione e salute, fabbrica e città.

Punto fondamentale di tale piano sono le bonifiche. Su terreni i cui costi di bonifica sono esorbitanti si attirano solo ditte che possono operare senza attuarle, ditte a cui basta tombare con asfalto e cemento. Per questo si insedierà nei preziosi terreni vicino al porto Manta Logistics e in immensi piazzali depositerà le auto in attesa di essere inviate ai vari clienti; e molto probabilmente un’altra ditta Ferro Duo Italia, già presente a Scarlino, che tratta i rifiuti. Queste attività in cambio di enormi spazi a vocazione industriale danno qualche decina di posti di lavoro, non è certo la diversificazione da tutti auspicata. Solo su terreni risanati e dotati delle necessarie infrastrutture è possibile attirare aziende moderne che portano lavoro. Qui è successo l’inverso: non bonificando i terreni retroportuali del SIN, non creando le infrastrutture viarie e ferroviarie, sono state fatte scappare aziende, come la General Elettric, montaggio turbine e altro per centinaia di posti di lavoro; la Sicmi che costruiva scafi ed in un solo capannone occupava più persone di ditte come  Manta e Ferro Duo Italia.

Un Piano che preveda tutti al lavoro, anche grazie ai Lavori di Pubblica Necessità, proposti dal Camping CIG. Ma siamo consapevoli che, in mancanza di lotte ed iniziative per imporre una vera uscita dalla crisi ci saranno molti esuberi: in tal caso, dovranno essere adottate agevolazioni per uscite volontarie; prepensionamenti; riapertura della procedura per gli esposti amianto. Non sarebbe invece accettabile uno spezzatino che preveda una “scatola” separata e marginale per gli esuberi, come sta invece avvenendo per l’Alitalia. E servono incentivi immediati ai cassintegrati di lungo corso, come a Genova. Per tutte queste ragioni e altre ancora, il Camping CIG aderisce allo sciopero generale, indetto unitariamente dal sindacalismo di base per l’11 ottobre prossimo, il quale assume come riferimento la lotta della Gkn per unificare le cento e cento realtà come Piombino sotto l’attacco delle multinazionali: un punto di partenza utile e condivisibile».

CAMPING CIG

Scritto da il 30.9.2021. Registrato sotto Economia, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
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