IL “COMITATO X CAMPIGLIA” INVIA UNA NOTA SUL PIANO OPERATIVO PER LA STAZIONE

La strada mai aperta

auto abbandonata

capannoni mai completati

La strada mai aperta

Campiglia M.ma (LI) – Il  Comitato per Campiglia invia una nota sulla redazione del nuovo Piano Operativo in relazione all’area adiacente alla Stazione ferroviaria che da tempo ha i cantieri abbandonati con capannoni non completati e strade mai aperte. Leggiamo insieme la nota.

«La lottizzazione chiamata “AREA SERVIZI PER L’ASSISTENZA ALL’UOMO ED AL VEICOLO” (convenzionata il 20 Aprile 1999) con i suoi circa 100.000 metri quadrati di superficie interessata, rappresentava al tempo uno degliinterventi edificatori più estesi di tutto il Comune di Campiglia. Il completamento, malgrado numerose proroghe, non è mai avvenuto e il tutto si è ormai configurato come un errore di pianificazione clamoroso che, accompagnato da un progressivo impoverimento dei servizi (scomparsa della Polizia Ferroviaria, riduzione drastica della presenza in biglietteria, chiusura delle edicola), hanno fatto dell’area della Stazione un luogo poco sicuro e abbastanza inquietante invece di essere una dignitosa presentazione di questo territorio.

Il nuovo Piano Strutturale Intercomunale e il Piano Operativo del Comune di Campiglia dovrebbero trovare una soluzione del problema individuando obiettivi specifici e indirizzi, e infatti il DOC.4A – UTOE e Dimensionamento del Piano, facente parte del nuovo Piano Strutturale Intercomunale in corso di approvazione, prevede :

“Obiettivi specifici: La stazione ferroviaria ricopre all’interno del circondario, il ruolo di stazione principale di riferimento. E’ destinata ad assumere una funzione centrale nell’assetto complessivo del circondario.”

”Indirizzi per Piano Operativo: Oltre al potenziamento della stazione e il miglioramento della connessione su ferro tra la stazione di Campiglia M.ma e Piombino, il Piano Operativo definisce interventi integrati di riordino urbano dell’intero ambito, valutando l’esigenza di potenziare il parcheggio internodale (ferro / auto privata / mezzi pubblici su gomma), di migliorare la connessione con la rete di mobilità ciclabile e la qualificazione del servizio pubblico locale e dei servizi connessi ( informazione turistica, commercio al dettaglio).

auto abbandonata

Durante il percorso partecipativo per la redazione del P.O.,in occasione di un incontro tramite web, è emerso che un intervento fondamentale per raggiungere tali obiettivi, è la realizzazione dello scavalcamento della nuova Aurelia e il collegamento con Venturina Terme già previsti nel Regolamento Urbanistico d’Area. Questa opera avrebbe dovuto essere realizzata insieme alla privatizzazione dell’Aurelia che, fortunatamente non è avvenuta, comportando però anche la mancata realizzazione di questo collegamento.

Considerando il costo di realizzazione, insostenibile per un solo comune, il Comitato per Campiglia propone che i finanziamenti dell’opera vengano inseriti nell’elenco di opere che Eugenio Giani e Gianni Anselmi, in occasione della chiusura della Festa dell’Unità a Venturina Terme, hanno proposto di realizzare con i finanziamenti del Recovery Fund ( il completamento del Parco archeominerario di San Silvestro, la realizzazione infrastrutturale di percorsi di mobilità leggera lungo le vie dell’acqua per collegare il territorio di Campiglia al mare, la riqualificazione del polo scolastico di Venturina Terme, il bosco urbano di Venturina Terme, coabitazione e contrasto alla solitudine, la delocalizzazione dello stabilimento di trasformazione del pomodoro Italian Food.)

Il Comitato propone poi che nelle previsioni del nuovo Piano Operativo siano ridotte le aree edificabili e che l’ampia area comprese tra la stazione e il nuovo albergo sia destinata a fermata autobus, ampi parcheggi pubblici e piazza con verde pubblico. In questo modo verrebbe liberata da parcheggi quella che sarà parte della nuova viabilità, verrà data una sistemazione più comoda a chi usa il mezzo pubblico lasciando l’attuale zona di sosta ai taxi e a chi deve fermare il mezzo privato per caricare o scaricare persone e infine con una piazza e verde pubblico verrebbe costruito un ingresso dignitoso al sistema internodale.

capannoni mai completati

Il Comitato propone di ridisegnare di conseguenza lo spazio antistante la stazione la cui sistemazione è totalmente diversa da quella proposta inizialmente e funzionalmente e formalmente molto scadente.

Per quanto riguarda poi gli obiettivi e indirizzi citati, si tratta di attivare più che opere fisiche, attività di gestione e inserimento di funzioni pregiate e attrattive, che può avvenire solo grazie alla collaborazione con la Regione, la Provincia e tutti i Comuni della Val di Cornia, visto che questo nodo di scambio tra ferro e gomma riguarda un territorio che va oltre i limiti amministrativi del un Comune di Campiglia M.ma.

Intanto, come prima azione, il Comune di Campiglia potrebbe spostare in zona Stazione i punti di deposito dei mezzi pubblici, permettendo di liberare aree a Campiglia M.ma e Venturina Terme».

Comitato per Campiglia
Arch. Alberto Primi

Scritto da il 11.10.2021. Registrato sotto Economia, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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