PIOMBINO: RIFONDAZIONE PROPONE NUOVE SOLUZIONI PER LA CULTURA

Fabrizio Callaioli

Piombino  (LI) – Un Piano Regolatore della Cultura è stato presentato dal Partito di Rifondazione Comunista per mettere mano a quelle che sono ritenute criticità ancora irrisolte nella città.  Ad illustrarlo nei dettagli è stato il consigliere comunale del partito Fabrizio Callaioli che non ha risparmiato critiche soprattutto per l’annosa vicenda del Polo culturale  di piazza Manzoni e della biblioteca comunale oggi in piazza Appiani.

E proprio sul destino del Polo cultura si concentra il Piano regolatore. La struttura per le precedenti amministrazioni sarebbe dovuta diventare la nuova biblioteca cittadina, l’attuale invece ha ripensato la destinazione del polo prevedendovi il trasferimento del Centro giovani; per Rifondazione Comunista, invece dovrebbe diventare l’archivio della città e centro di studio e ricerca dove riunire il materiale attualmente contenuto nella Casa delle Bifore, l’archivio delle acciaierie adesso nei locali ex Volpi e l’archivio del vicariato il cui ritorno a Piombino è stato approvato all’unanimità dal Consiglio comunale. Nella Casa delle Bifore, invece, un’idea potrebbe essere quella di allestire il museo delle immagini di Piombino.

Riportiamo il documento in modo integrale. Buona lettura.

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RIFONDAZIONE COMUNISTA

PROGETTO PIANO REGOLATORE DELLA CULTURA

  1. Polo culturale:

la struttura del progetto originale era sotto dimensionata per ospitare tutto il patrimonio librario del Comune e non permette ulteriore espansione. Fra l’altro i tecnici comunali affermano che i solai non sorreggono un peso eccessivo e ci possono essere problemi di insonorizzazione. A nostro avviso sarebbe opportuno destinare questi locali ad accogliere l’archivio storico adesso ubicato nella Casa delle Bifore, l’archivio delle acciaierie adesso nei locali ex Volpi e l’archivio del vicariato il cui ritorno a Piombino è stato approvato all’unanimità dal CC. In questo modo il Polo culturale potrebbe diventare un centro archivistico di ricerca e di studio da associare ad una sala conferenze, aule studio e servizi funzionali a una divulgazione culturale di un settore particolare e specialistico, ma comunque importante per produrre una linea di collegamento con Università  e Istituti specifici.

  1. Biblioteca:

la biblioteca ha necessità di spazi ampi e luminosi, modulabili, accessibili, versatili e collocati in posizione strategica e centrale della Città. Abbiamo quindi pensato di utilizzare lo stabile dell’ex Pretura in cui si potrebbe collocare il volume complessivo del patrimonio librario, avere un margine di ampliamento ed individuare sale lettura, multimediali, aule studio etc. I locali hanno tutti luce naturale e sono presenti ampie terrazze che potrebbero ospitare presentazioni, conferenze etc. e locali ristoro. La posizione di fronte alla scuola consentirebbe anche la possibilità di interazione con le attività scolastiche, inoltre la presenza dei giardini di Piazza Dante potrebbe anche permettere eventi all’aperto in stagione primaverile/autunnale. Nello stabile dell’ex Pretura al momento sono presenti l’Associazione Assj del judo, Unitre e l’Agenzia delle entrate. Noi riteniamo che l’associazione sportiva abbia bisogno di una palestra con spogliatoi più ampi e un’area che possa ospitare anche gare e manifestazioni, quindi potrebbe essere trasferita in una struttura più idonea e funzionale per chi pratica un’attività sportiva, soprattutto capace di consentire le competizioni in cui sono impegnati gli atleti. Per Unitre e Agenzia delle entrate riteniamo che l’Amminstrazione possa trovare locali adeguati per le loro attività, fra gli immobili comunali non utilizzati o sottoutilizzati (ex villini?  ex scuola elementare Salivoli?)

  1. Circolino Acciaierie e Centro Giovani:

è necessario recuperare e restituire alla città un edificio fortemente significativo e rappresentativo come il Circolino delle Acciaierie. La ristrutturazione dovrà prevedere il recupero del teatro, della zona ristoro e tutte le aree in modo da realizzare un luogo in cui le varie associazioni artistiche e culturali del territorio possano svolgere le loro attività. Noi pensiamo che la gestione debba essere assegnata ad un consorzio di associazioni di arti varie che siano anche in grado di rivitalizzare l’offerta culturale cittadina, proponendo un loro programma di eventi, compresi laboratori, studi e ricerche. Il Centro Giovani, che dovrebbe mantenere e potenziare le finalità per cui era stato pensato, potrebbe essere facilmente collegato (anche dal punto di vista logistico) a questa sorta di Palazzetto delle Muse da realizzare al Circolino, dato che è già dotato di sala convegni, sale prove e area ristoro. Potrebbe essere utilizzato in parte anche per ospitare l’Unitre, rappresentando questa comunque un’attività di diffusione della cultura importante.

  1. Casa delle Bifore

Lo spostamento dell’Archivio Storico nel polo di piazza Manzoni libererebbe l’immobile di via Ferruccio in cui ha attualmente sede. Questo palazzo, non grandissimo, ma di sicuro valore storico, potrebbe acquisire un ruolo polifunzionale e di centro di aggregazione direttiva in cui si potrebbero incontrare e collaborare i vertici direttivi dei centri culturali della città, dalla Biblioteca, all’Archivio, al Centro Giovani, al Circolino delle Acciaierie, naturalmente sotto la coordinazione dell’assessorato alla cultura.

E’ ovvio che questa è solo una possibilità, atteso che non pare vi sia allo stato una destinazione particolarmente indirizzata e preferibile, rispetto ad altre ipotesi, sull’utilizzo della Casa delle Bifore.

  1. POLO SCIENTIFICO e CENTRO di BIOLOGIA MARINA ( Palazzo Appiani)

Palazzo Appiani ospita ormai da anni un importante Centro di Biologia Marina, che nelle passate amministrazioni è stato ben poco valorizzato e che invece meriterebbe di essere non solo ripristinato nelle sue piene potenzialità, recuperandone la funzione didattica e divulgativa che rappresentava, ma potenziato ed incrementato, in quanto rappresenta un esempio unico nel suo genere, di Polo di ricerca che può direttamente attingere acqua marina direttamente dalla costa sottostante, e specie animali e vegetali dal territorio. Al Centro di Biologia è presente anche un interessante Museo, con pezzi anche rari e pregiati, da non abbandonare, ma anzi, da implementare e pubblicizzare, in quanto potrebbe costituire un polo attrattivo per il turismo scolastico e culturale.

Inoltre sarebbe opportuno anche riallacciare e riavviare i contatti con il CNR, che fino a qualche anno fa aveva a Palazzo Appiani dei laboratori ed un Centro di ricerca, purtroppo dismesso.

Al piano terreno vi è inoltre una piccola sala conferenze, che opportunamente ristrutturata ed attrezzata, potrebbe ospitare seminari e convegni scientifici, non necessariamente collegati alla sola biologia marina, ma a più ampio spettro.

La nostra cittadina non può privarsi di un importante struttura utile alla diffusione della cultura e della conoscenza scientifica e tecnologica, e non può pensare che tali aspetti debbano essere trascurati o addirittura abbandonati. Un vero e proprio Polo scientifico, nel Centro Storico della nostra città, rappresenterebbe un unicum, capace di attrarre scienziati, ricercatori ed esperti anche da altre città, diventando un elemento caratterizzante del nostro Comune.

 

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Una volta ridisegnata la collocazione dei principali centri culturali della città, è opportuno individuare le attività che potrebbero rappresentare nuovi sbocchi per la richiesta culturale del nostro territorio e non solo.

  1. Ostello artisti:

In alcuni grandi centri italiani, vi sono dei luoghi, spesso a gestione pubblica, a disposizione di compagnie teatrali, scuole d’arte etc. che affittano, a condizioni favorevoli, dei locali in cui concepire, progettare e preparare gli spettacoli che poi vengono rappresentati in varie parti d’Italia e d’Europa. Si tratterebbe quindi di predisporre degli immobili, fra i tanti a disposizione dell’amministrazione comunale, in maniera da renderli idonei alle attività indicate e metterle a disposizione delle associazioni artistiche (piccoli teatri e giovani compagnie) prive di un punto di riferimento. Questo, oltre a portare in città per lunghi periodi le persone che lavorerebbero a questi progetti, costituirebbe anche l’occasione per intessere con queste compagini relazioni proficue per il movimento culturale cittadino, a partire, solo per fare un esempio, dalla presentazione degli spettacoli proprio a Piombino.

In altre parole, opereremmo per promuovere arte e al tempo stesso per far restituire arte alla città.

  1. Vi sarebbe la necessità quindi di individuare immobili da ristrutturare per essere adeguate ad ospitare mostre ed eventi di vario tipo.

Solo per fare degli esempi si potrebbe iniziare una stagione di mostre d’arte rivolte ad ospitare opere di artisti di livello nazionale o anche internazionale scegliendo indirizzi tematici con la collaborazione magari di esponenti del mondo accademico.

Ancora, si potrebbe ricominciare a promuovere premi letterari a tema.

Nell’ottica di allungamento della stagione turistica e soprattutto della promozione della cultura, anche specialistica, ci sarebbe da lavorare per organizzare eventi di livello nazionale, come un festival della matematica, o dell’astronomia, o un grande torneo di scacchi, o magari anche un festival musicale. Piombino potrebbe anche diventare il centro per l’organizzazione di un festival del programma scientifico-documentaristico.

Ci pare il caso di ricordare che la città ha sempre risposto con interesse a proposte stimolanti come “Extempore”, o “Corto Nanni”. Esperienze che di sicuro meritano di essere ripercorse.

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A questo punto, individuata la nuova collocazione di biblioteca e polo archivistico, e programmato il riutilizzo del Centro Giovani in uno con la rinascita del Circolino delle Acciaierie, ci sarebbe da restaurare e mettere a disposizione di un piano urbanistico della cultura una serie di edifici al momento male in arnese o male utilizzati che, una volta restaurati, potrebbe consentire lo sviluppo di una lunga serie di attività culturali, idonee anche a ridare ossigeno al tessuto sociale ed a costituire una nuova offerta nell’ottica di quel turismo culturale che tutti auspichiamo si riveli uno dei volani economici per la ripartenza della città.

  1. Spettacoli viaggianti (Parco 8 marzo) con area feste:

L’area del Parco 8 Marzo dovrebbe conoscere una totale riorganizzazione, per rendere i suoi spazi immensi fruibili al meglio.

Il gradone più in basso dovrebbe essere attrezzato con strutture fisse per una area feste che in città manca. Questo contribuirebbe a risolvere le difficoltà che spesso incontrano varie associazioni sportive, politiche e culturali nell’organizzazione delle feste di autofinanziamento e di divulgazione e socializzazione. Sarebbe inoltre il luogo in cui si potrebbe organizzare le sagre cittadine che sovente è difficile organizzare altrove.

Il gradone intermedio e il grane circolo superiore potrebbero essere lasciati liberi per gli occasionali spettacoli viaggianti, dal luna park ai circhi equestri.

  1. Scuderie del Castello, ex Asilo Pro Patria e immobile Banda Galantara:

sono tutti immobili che necessitano un urgente e necessario restauro, ma che potrebbero essere proficuamente coinvolti in un progetto che li vedesse legati sinergicamente in un complesso dedicato agli eventi culturali.

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Ci sono altri immobili che potrebbero essere restaurati per essere destinati alle varie attività solo accennate con queste breve scritto e che, attraverso la collaborazione dei tecnici comunali, potrebbero essere scelti e restaurati in maniera parametrata all’utilizzo che se ne decidesse di fare.

Questi immobili sono:

  1. Immobile magazzino alla Stazione Ferroviaria, avanti a v.le Regina Magherita.
  2. Ex Macelli
  3. Ex sede Vigili del Fuoco
  4. Sant’Antimo sopra i Canali
  5. ex convento degli Agostiniani accanto alla Concattedrale di Sant’Antimo
  6. Magazzino delle “Cose di Ieri”.
  7. Vecchio teatrino dietro il Convento di San Giovanni di Dio, attualmente, dietro i locali della Misericordia.

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Meritano infine una piccola riflessione alcuni luoghi della città che potrebbero essere utilizzati in maniera molto più proficua dell’attuale:

  1. Il Vallone,

potrebbe essere risistemato per essere più frequentato in genere e, segnatamente, essere messo a disposizione del Quartiere Salivoli, per essere, solo per fare un esempio, utilizzato nei vari momenti di aggregazione di “Salivoli di Sera”.

  1. Il teatro di piazza Costituzione

E’ praticamente non utilizzato, mentre la sua struttura e la sua semplicità consentono una fruizione facile ed estemporanea, non necessitante impegnative organizzazioni.

  1. La chiesa di Sant’Antimo sopra i Canali

E’ un luogo di grande suggestione e significato storico per la città, purtroppo ceduto ad un privato in seguito ad una strategia non condivisibile, ma che proprio per la sua importanza merita di essere aperto e condiviso. In rare occasioni è la sede di mostre fotografiche o pittoriche.

Riteniamo che questa attività vada intensificata costruendo una adeguata relazione con il proprietario e concordando con esso le migliori modalità per la fruizione di un bene unico, per la sua antichità e per la sua posizione affacciata sul mare.

 

Scritto da il 30.11.2021. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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