LAURA BRIZZI NUOVO DIRETTORE DELLA SOCIETA’ DELLA SALUTE “VALLI ETRUSCHE”
Cecina (LI) – La dottoressa Laura Brizzi è il nuovo direttore della Società della Salute delle Valli Etrusche.
“In questo momento di transizione e considerato che dal 1° gennaio la SdS di questo territorio è andata in gestione diretta – spiega il direttore generale dell’Asl Toscana nord ovest Maria Letizia Casani – l’Azienda ha ritenuto che la dottoressa Brizzi sia la dirigente più adatta, vista la sua competenza ed esperienza, a seguire e ad accompagnare questo percorso delicato, impegnativo e anche innovativo. Si tratta, infatti, di uno dei primi casi di gestione di questo tipo in ambito aziendale. Da parte nostra è anche un segnale di forte attenzione nei confronti della popolazione e degli enti locali delle Valli Etrusche. Ovviamente la dottoressa Brizzi, nominata in accordo con i soci del consorzio, continuerà anche a seguire, per la Direzione aziendale, alcune rilevanti tematiche territoriali in maniera trasversale”.
“La nomina della dottoressa Brizzi a direttore della SdS Valli Etrusche – aggiunge la presidente della Società della salute Valli Etrusche e sindaco di Castagneto Carducci Sandra Scarpellini – è stata voluta da giunta e assemblea, dopo un breve e intenso periodo, concordato inizialmente con l’Azienda come provvisorio, in cui sono state impostate importanti azioni perché la SdS possa fornire a breve risposte più efficaci ai bisogni dei cittadini. Sono fiduciosa del lavoro che insieme potremo fare, parte politica e tecnica, per le Valli Etrusche nella loro interezza”.
“Ringrazio per la fiducia che mi è stata accordata – sottolinea Laura Brizzi – e in questo nuovo ruolo cercherò di capitalizzare al meglio le esperienze precedenti. Mi fa estremamente piacere poter coordinare, di concerto con la Direzione aziendale e con la giunta e l’assemblea della SdS, l’avvio di questo nuovo importante percorso, in grado di garantire a questo territorio una programmazione socio-sanitaria sempre più efficace, valorizzando le migliori competenze e le buone pratiche”.