PIOMBINO: QUANTE OMBRE PER IL RIGASSIFICATORE IN PORTO A PIOMBINO

il sindaco Francesco Ferrari

Piombino (LI) – Martedì 26 aprile alle ore 17.30, presso il Centro Giovani della città, il Sindaco di Piombino (presente anche la giunta) ha incontrato i cittadini per illustrare le informazioni in possesso del Comune  sull’ipotesi di istallazione di un rigassificato all’interno del Porto di Piombino, ipotesi che sin dall’inizio abbiamo sempre ritenuto di difficile, se non impossibile, realizzazione in quel contesto.

Dalle informazioni fornite dal Sindaco Ferrari, SNAM propone una nave rigassificatrice ormeggiata in maniera stabile per 2/3 anni presso la banchina nord (quella in concessione alla PIM) a cui si affiancherebbe una volta alla settimana una nave con GNL per trasbordare gas liquido dalla prima alla seconda nave con una operazione della durata di circa 48 ore ogni volta.
Dalla banchina PIM verrebbe realizzato un gasdotto della lunghezza di circa 8,5 km, fino al punto innesto con la cabina della rete nazionale.
La tubazione, interamente sottotraccia sarà realizzata in parte con tubi da 48 polllici e in parte con 2 tubi paralleli da 26 pollici, in quanto sembra che SNAM debba realizzare l’opera fare senza acquistare nuove tubazioni, ma raccogliendo quello che ha a disposizione nei propri magazzini (sembra incredibile ma sembra quello il motivo della doppia misura perche’ non hanno tubi da 48 pollici sufficienti a fare l’intero tratto).
Il Ministero vorrebbe avere l’impianto funzionante al massimo per il marzo 2023 (quindi fra un anno, e nel frattempo che si fa?).
La nave userà un sistema di raffreddamento open-loop con rilascio in mare dell’acqua usata per il raffredamento. Sono due gli aspetti critici del ciclo di rigassificazione legati alla reimmissione delle acque raffreddate in natura (il GNL è a -160 °C) e alla necessità di immettere grandi quantitativi di cloro, che confluirà nell’ambiente, per impedire la naturale colonizzazione delle tubature da parte di alghe ed altri esseri viventi. Entrambi questi aspetti di impatto ambientale negativo sono legati alla tipologia di funzionamento cosiddetta “a ciclo aperto”, dove il calore utile alla gassificazione del GNL proviene dall’acqua di mare.
Per la sicurezza principalmente entro un raggio di 250 mt dalle bocchette di innesto (circa meta’ nave) sono vietate le operazioni a fiamme libere, per il resto fuori dal raggio di quella distanza secondo i tecnici non ci dovrebbe essere nessuna altra inibizione a lavorazioni o movimenti. Affermazioni tutte da verificare leggi alla mano e comunque già ad una prima lettura poco credibili.
I progettisti starebbero lavorando anche ad una ipotesi di impianto Off-Shore da installare a circa 3 miglia dalla costa (5,5 km) con condotta sottomarina fino al punto di innesto mare/terra, ipotesi che ovviamente avrebbe un procedimento autorizzato più lungo essendo l’impianto fisso su piattaforma in mare aperto.
Comunque ad oggi sembra che nulla di ufficiale sia arrivato sui tavoli dell’amministrazione comunale. Mentre sempre parlando di temi ambientali, sembra stia per riaprire la discarica “EX Rimateria”, argomento molto più spinoso e concreto, di cui parleremo in un nostro prossimo articolo.
Scritto da il 27.4.2022. Registrato sotto ambiente/territorio, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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