RIMATERIA: PER IL PD RISPOSTE INSUFFICIENTI IN CONSIGLIO COMUNALE
Piombino (LI) – “Risposte insufficienti sulla nostra interpellanza in merito all’acquisto di Rimateria da parte del nuovo soggetto di Rinascenza Toscana”, lo sottolineano con una interpellanza dopo il Consiglio comunale del 29 Aprile le liste PD e “Anna per Piombino” generando secondo loro non pochi interrogativi sul piano industriale della nuova società.
“La motivazione sostenuta dall’assessore Carla Bezzini – inizia il comunicato – è che il l’amministrazione ad oggi non è a conoscenza del piano industriale. I verbali riportano che il voto espresso sulla proposta di concordato da parte del Comune di Piombino è stato negativo, ma agli atti risulta che l’invio del voto all’organo non competente ha reso nulla la posizione di Piombino quindi considerata favorevole. In Consiglio comunale sia il sindaco nelle comunicazioni che l’assessore nella trattazione dell’argomento, hanno ripetuto più volte la loro soddisfazione nelle scelte fatte in passato che, come già da noi sostenuto più volte hanno determinato il fallimento di Rimateria, una società a capitale misto pubblico privato”.
“Oggi – continua la nota – un nuovo soggetto totalmente privato, si presenta per la gestione dell’impianto dove questa giunta ha progettato con una variante urbanistica un parco a verde. Da quanto apprendiamo dalla stampa, il nuovo soggetto privato intende avanzare richieste molto simili al piano industriale di Rimateria che la giunta Ferrari ha fatto fallire, includendo però di nuovo, aree ormai escluse da quella destinazione d’uso. Vedremo quale sarà la posizione di questa amministrazione su quanto si sta delineando a fronte di 50 milioni di investimenti: si legge sulla stampa che si procederà con impianti di trattamento fanghi e plastiche, utilizzo del cono rovescio e del sopralzo ex Lucchini, interesse per la LI53”.
“Verificheremo – hanno concluso i due gruppi di opposizione -quale sarà il comportamento dell’amministrazione che di fatto ha rinunciato a sostenere un’azienda a partecipazione pubblica sul cui piano industriale avrebbe potuto operare un controllo, a fronte di un’azienda totalmente privata. Ci aspettiamo e chiediamo adeguata informazione, e chiederemo costanti e chiari aggiornamenti sul futuro della discarica”.