PIOMBINO: SUL RIGASSIFICATORE TRA SILENZI, DUBBI ED IPOCRISIA POLITICA
Piombino (LI) – Sul rigassificatore ormai è scontro politico anche a livello locale, perché nei sondaggi on line il “No” a quell’impianto nella città che chiede bonifiche da almeno dieci anni e che invece ha continuato a veder arrivare altri rifiuti non se ne vuole sapere.
E la politica locale, regionale e nazionale, già ampiamente logorata dall’attività del governo Draghi, non vuole rimanere con il cerino acceso in mano. Perché nell’ultima versione del decreto aiuti, il governo è intervenuto ancora sul fronte strategico delle Fsru, le unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione, con cui il governo italiano punta ad ampliare rapidamente la propria capacità di rigassificazione con procedure che vanno “in deroga” praticamente a tutto: deroga al codice degli appalti, esenzione per la valutazione d’impatto ambientale e taglio significativo dei tempi per le autorizzazioni con l’obiettivo di velocizzare al massimo l’entrata in servizio degli impianti affidando l’intero iter a commissari ad hoc.
Per capirci qualcosa la Lega piombinese mercoledì scorso, con una delegazione composta dal consigliere regionale Marco Landi, l’assessore del Comune di Piombino Vittorio Ceccarelli e il presidente del consiglio comunale di Piombino Massimo Giannellini, ha incontrato il Sottosegretario al Ministero della Transizione Ecologica Vannia Gava per avere qualche informazione aggiuntiva in un incontro durante il quale sono emerse le criticità relative all’ipotesi che prevede che uno dei due nuovi rigassificatori nel porto di Piombino. “Un Progetto di cui si parla da tempo ma su cui non ci sono informazioni ufficiali, come dimostra la non risposta che ho ricevuto dalla Giunta regionale”, ha ricordato il consigliere regionale Landi, “e che, qualora dovesse andare in porto, deve prevedere certezze per la tutela ambientale, per la salute dei cittadini e lo sviluppo dell’economia del territorio. In totale trasparenza”.
__________________________
PD: IL GOVERNO SI RICORDA DI PIOMBINO SOLO PER OPERAZIONI IMPOPOLARI
La Federazione e Unione Pd invece, “annusando” inizialmente possibili investimenti e nuovi posti di lavoro sul “Porto che non c’è”, visto che anche il promesso stoccaggio di auto sul porto sembra andato a farsi “benedire”, complici anche i numerosi sondaggi effettuati in Val di Cornia che bocciano senza possibilità di appello l’opera, prova adesso a fare retro marcia e in una nota dice che è “Impossibile avallare l’azione di un Governo che si ricorda della città solo per operazioni impopolari e mai per sostenerla”.
«Continua il silenzio del Governo sull’ipotesi di installazione del rigassificatore a Piombino e le poche informazioni che si registrano arrivano solo da indiscrezioni giornalistiche. I ministri che principalmente gestiscono questa vicenda, il ministro dello Sviluppo Economico leghista Giorgetti e il ministro della transizione ecologica Cingolani hanno assunto nei confronti della città un atteggiamento di totale disinteresse.
A nulla, lo avevamo detto, è servita la chiacchierata del sindaco di Piombino con Cingolani, se non a qualche foto e post su Facebook. E a nulla è servita anche la visita della delegazione leghista di questi giorni a Roma. – hanno proseguito – Nessuno dei due ministri, Giorgetti appartiene alla forza politica che esprime più consiglieri comunali nella maggioranza di Piombino, infatti, si è mai presentato in città, quantomeno per vedere il porto nel quale il rigassificatore dovrebbe essere installato e magari per assumere iniziative di informazione verso la cittadinanza, per spiegare il progetto e per rassicurare chi esprime giuste e legittime preoccupazioni.
Anche le imposizioni, come si prefigurerebbe questa del rigassificatore, – hanno commentato – avrebbero bisogno di un ruolo di governo per un’operazione certamente importante per il Paese ma che, a Piombino, impatterebbe su un territorio già gravato da problemi ambientali significativi che da anni chiedono impegni precisi da parte dello Stato. Impegni costantemente siglati e poi disattesi. In compenso, da quello che si legge, il governo avrebbe deciso di andare avanti in tempi rapidissimi affidando la partita dei rigassificatori a un commissario, slegato dalle istituzioni territoriali, e che avrà poteri pressoché assoluti, compreso quello di derogare a procedure per noi irrinunciabili, come la Valutazione di Impatto Ambientale.
Non si comprende perchè i poteri commissariali siano oggi così importanti per il rigassificatore e non lo siano stati nei mesi e negli anni scorsi per affrontare la bonifica del SIN di Piombino e perchè il ministro Giorgetti, il cui intervento è stato più volte sollecitato in merito alla crisi della siderurgia, non abbia mostrato per la città lo stesso interesse che oggi mette per il rigassificatore. Il silenzio fa sempre più pensare che, per questi due ministri, l’installazione del rigassificatore non sarebbe in alcun modo legata a un interesse nuovo e concreto del Governo per Piombino e per le sue tante criticità. Se così fosse, – hanno concluso – per noi sarebbe impossibile avallare l’azione di un Governo che si ricorda della città solo per promuovere operazioni impopolari e mai per sostenerla nel suo tentativo di risollevarsi da una crisi ormai lunghissima».
FEDERAZIONE PD PIOMBINO
____________________________________________
FRATELLI D’ITALIA: LA POSIZIONE DEL PD E’ GOFFA E TARDIVA
Fratelli d’Italia a poche ore di distanza dalla nota del PD però non ci stà, e invia una “nota al veleno” sul Rigassificatore. “Ci sarebbe piaciuto vedere questa determinazione dal PD mesi fa, quando l’amministrazione Ferrari esprimeva ai media il suo fermo no. Facile dire no adesso, caro Pd”.
«Facile dire no adesso, caro Pd. Farlo dopo mesi di silenzio ci suona tanto di opportunismo.
Ci sarebbe piaciuto vedere questa determinazione mesi fa, quando l’amministrazione Ferrari esprimeva con coraggio ai media nazionali il suo fermo no al rigassificatore; quando la città esprimeva la propria insofferenza per i Governi che da sempre pensano a Piombino per “regali” tutt’altro che appetibili. Quando voi, invece, rimanevate in silenzio, aspettando che la decisione la prendessero altri al posto della città; ignavi o, peggio ancora, schiavi delle decisioni del PD regionale e nazionale.
Sì perché il vostro partito ha spinto sin da subito affinché il rigassificatore venisse collocato a Piombino, e lo ha fatto per voce del presidente Giani, del sindaco Nardella, evidentemente ignaro del fatto che Piombino non è frazione di Firenze, e tanti altri.
Contrariamente a quanto il vostro partito sostiene, il rigassificatore non può essere un’opportunità per Piombino e niente ci può far cambiare idea, tantomeno uno sconto in bolletta.
Ancora una volta emerge purtroppo la cifra stilistica del Pd locale, quel partito che ha sempre scelto la via facile, quella del chinare il capo ai voleri espressi dall’alto.
Ancora una volta emerge lo schema di un partito che ha sempre accettato scelte che distruggessero un territorio, regalandolo al miglior offerente.
È per questo che oggi tutti noi ci ritroviamo una città ambientalmente devastata, da risanare pezzo per pezzo, che cerca in tutti i modi di correggere gli errori del passato.
Noi continueremo in questo percorso, insieme ai piombinesi e alla giunta Ferrari, convinti che sia l’unica via.
Voi potrete scegliere da che parte stare ma lo dovrete fare con chiarezza, non subdolamente e con opportunismo come nel caso del rigassificatore».
FRATELLI D’ITALIA PIOMBINO