AL MITE DISCUSSI CON IL MINISTRO I PRINCIPALI PROBLEMI AMBIENTALI DI LIVORNO E PIOMBINO
Roma – Si è tenuto mercoledì 8 giugno 2022, presso la sede del Ministero della Transizione Ecologica, l’incontro tra il Ministro Roberto Cingolani, il sindaco di Piombino, alcuni rappresentanti del M5S e Francesco Berti, Deputato toscano del MoVimento 5 Stelle. L’incontro, è servito per fare il punto sulle principali problematiche ambientali che riguardano i comuni di Livorno, San Vincenzo, Collesalvetti e Piombino.
A QUESTO INDIRIZZO L’INTERVENTO DEL SINDACO FERRARI DAVANTI AI MANIFESTANTI A PIOMBINO IL POMERIGGIO:
https://www.facebook.com/corriereetrusco/videos/1165329150924512
«Ho chiesto al Ministro Cingolani un incontro – sottolinea il Deputato Berti – per aggiornarlo su alcune delle più urgenti problematiche ambientali che riguardano il territorio della provincia di Livorno. Ho coinvolto nell’incontro una delegazione di rappresentanti locali, di diversi colori politici, dei Comuni di Livorno, Collesalvetti, San Vincenzo e Piombino. Le tematiche ambientali di cui abbiamo parlato, come l’installazione di un gassificatore nel porto di Piombino o la costruzione di un impianto di gassificazione dei rifiuti nello stabilimento ENI di Livorno, riguardano tutti i cittadini ed occorre saper fare squadra a livello locale per difendere gli interessi del nostro territorio. Il Ministro Cingolani – prosegue Berti – ha mostrato massima diponibilità al dialogo e confido che questo incontro possa essere utile a rafforzare la collaborazione tra il ministero e le autorità locali per affrontare le sfide che riguardano la sostenibilità ambientale e la transizione ecologica anche nei nostri territori».
Durante l’incontro si è parlato, in primis, dell’ipotesi di installazione di un gassificatore all’interno del porto di Piombino. Presenti anche Francesco Ferrari, primo cittadino piombinese, Giuliano Parodi, Assessore all’urbanistica e all’edilizia privata, Daniele Pasquinelli e Emanuele Orlandini, consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelle a Piombino e Alessio Landi, assessore ai lavori pubblici, demanio e ambiente del Comune di San Vincenzo.
«A preoccuparmi – ha sottolineato Berti – sono tre aspetti. Innanzitutto quello ambientale: vorrei capire l’impatto che il rigassificatore avrà sulla bellissima Costa degli Etruschi, vicina al Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, e su un territorio in cui purtroppo non mancano siti inquinati che da troppi anni aspettano le necessarie opere di bonifica. In secondo luogo, sono preoccupato dall’aspetto della sicurezza dato che il rigassificatore verrebbe installato, almeno inizialmente, all’interno dello scalo piombinese. Infine, vi è l’aspetto economico: non vorrei che l’installazione del rigassificatore, con la conseguente occupazione di un importante spazio portuale, non limiti le attività economiche dello scalo con conseguenti ricadute negative in termini occupazionali. Ci aspettiamo dunque garanzie e misure compensative per il territorio». I consiglieri Pasquinelli e Orlandini hanno sottolineato:
«Ringraziamo il Ministro e l’Onorevole Berti per averci dato l’opportunità di manifestare in prima persona la nostra contrarietà ad accogliere la nave rigassificatrice nel nostro porto. Tuttavia le nostre perplessità restano inalterate soprattutto per quanto concerne la sicurezza in caso di incidente rilevante, senza trascurare l’impatto ambientale ed economico sul territorio. Consideriamo questo incontro come una prima interlocuzione in attesa di sviluppi concreti e definitivi, sperando che ci sia lo spazio per contemplare soluzioni alternative che non vedano ulteriormente penalizzato il nostro territorio».
A margine dell’incontro è intervenuto anche Alessio Landi, della giunta di San Vincenzo: “Come amministrazione esprimiamo la nostra contrarietà al progetto, non solo per l’impatto ambientale, ma anche sull’immagine di un territorio che vive della sua risorsa principale, il turismo e quindi l’Ambiente. San Vincenzo è una cittadina balneare che confina con Piombino -sottolinea Landi- e che ne condivide lo specchio acqueo antistante la Costa degli Etruschi. Un Rigassificatore davanti al litorale di Piombino, non solo è un’immagine disastrosa per noi, ma anche un rischio altissimo di danno ambientale” conclude.
Un altro importante tema discusso durante l’incontro è stato quello relativo al futuro della raffineria ENI di Livorno e all’ipotesi di costruzione di un impianto di gassificazione dei rifiuti. Presenti alla riunione Lucia Grassi, consigliera comunale del MoVimento 5 Stelle a Livorno e Nicola Suggi, Consulente in materia ambientale del MoVimento 5 Stelle Toscana che ha sottolineato: «Non dobbiamo puntare solo sulla tecnologia “Waste to fuel” ma anche su un pretrattamento che vada a recuperare il più possibile i rifiuti prima di essere termodistrutti. Il rischio infatti è che quella tecnologia (Waste to Fuel) che è comunque prototipale, sia successivamente utilizzata per incenerire “di tutto” e questo potrebbe disincentivare la fondamentale raccolta differenziata». All’incontro era presente anche Daniele Rossi, Presidente del consiglio comunale di Collesalvetti, che ha dichiarato: «Come comune di Collesalvetti abbiamo portato all’attenzione del Ministro le tematiche di competenza del suo Dicastero riferite al nostro territorio, sollecitando altresì la necessaria sinergia con Alessandra Todde, la Viceministra allo Sviluppo Economico, in relazione al tavolo di discussione per il futuro dello stabilimento ENI richiesto dagli enti locali e dalle parti sociali. Riguardo il SIN di Livorno- Collesalvetti abbiamo richiesto al ministro l’avanzamento di un accordo di programma fattuale. Abbiamo inoltre presentato al Ministro il percorso del comune di Collesalvetti sulle Comunità Energetiche che ci vede Comune capofila in Toscana, invitando l’onorevole Berti ed il Ministro Cingolani ad un futuro convegno sul tema che terremo sul nostro territorio».
«Al Ministro – sottolinea nuovamente Berti – chiediamo di valutare l’impatto dell’opera. Livorno e il suo territorio non possono essere considerati come la discarica della Toscana. Servono poi azioni concrete e tempi certi per le opere di bonifica del SIN di Livorno-Collesalvetti. Accogliamo con favore la disponibilità del Ministro a sollecitare la convocazione del tavolo di confronto fra i ministeri competenti e tutte le autorità locali coinvolte. Il Ministero della Transizione Ecologica – conclude Berti – ha un debito di attenzione nei confronti del territorio di Livorno e invece che discutere di progetti che potrebbero comportare un aumento dell’inquinamento ambientale bisognerebbe provvedere con le opere di bonifica per garantire l’effettiva tutela del nostro territorio».
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il commento del sindaco Ferrari dell’incontro con il Ministro Cingolani
A QUESTO INDIRIZZO L’INTERVENTO DEL SINDACO FERRARI DAVANTI AI MANIFESTANTI A PIOMBINO IL POMERIGGIO:
https://www.facebook.com/corriereetrusco/videos/1165329150924512
«Questa mattina, grazie al tramite dell’onorevole del Movimento 5 stelle Francesco Berti, ho avuto l’occasione di incontrare ancora una volta il Ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani per affrontare il tema del rigassificatore nel porto di Piombino. Erano presenti anche gli assessori competenti e i tecnici del Comune collegati da remoto.
La riunione è stata l’occasione per ribadire ancora una volta quanto il progetto sia pericoloso per il sistema della nostra città a partire dalle ripercussioni economiche in primis per gli impianti di itticoltura insediati a pochi metri dal porto e per le aziende che operano nelle aree in concessione. L’abbiamo detto più volte: Piombino sta combattendo per uscire da una crisi che l’ha ingessata per anni e ha trovato nella diversificazione uno strumento per risollevarsi. Parte fondamentale di questo piano di rilancio è il turismo che certamente non sarebbe agevolato dal posizionamento di una nave metaniera di trecento metri nel porto che, come se non bastasse, potrebbe anche creare problemi ai collegamenti con l’Elba e il resto delle isole dell’arcipelago toscano.
A questo si aggiungono i danni ambientali e i potenziali rischi per la sicurezza. Tutte considerazioni che non possono che vederci profondamente contrari all’ipotesi e che vedono anche la comunità schierarsi apertamente per il no. Il fatto che l’impianto opzionato sia a “circuito aperto” e, quindi, implichi un’interazione pericolosa con l’ambiente sversando in mare enormi quantità di acqua fredda con l’aggiunta di ipoclorito di sodio, è elemento estremamente preoccupante: una nave a “circuito chiuso” avrebbe comportato un minore impatto ambientale e minori ripercussioni economiche.
Il Ministro Cingolani ci ha comunicato che è ancora in corso la fase delle valutazioni tecniche ma che, tuttavia, Piombino rimane, purtroppo, una delle soluzioni tecnicamente più semplici da realizzare. La nostra posizione continua ad essere fermamente e incondizionatamente contraria: il nostro impegno è teso a difendere il territorio da un’ipotesi dannosa per il suo futuro».
Francesco Ferrari