ROMANI (ISP): VIA OBBLIGO VACCINO E MULTE, SERVE COMMISSIONE INCHIESTA SU PANDEMIA

Maurizio Romani

Firenze – Tra i partiti che stanno raccogliendo le firme per essere sulla scheda elettorale il prossimo 25 settembre c’è Italia Sovrana e popolare che tra i punti del suo programma ha quello di un netto STOP all’obbligo vaccinale nel nostro paese. Leggiamo insieme la nota di Maurizio Romani, presidente Ancora Italia /Italia Sovrana e Popolare Toscana.

«In questa tornata elettorale c’è sicuramente un elemento nuovo che non solo non può essere trascurato ma richiede un giudizio chiaro e scelte politiche conseguenti. Stiamo parlando di quanto accaduto negli ultimi due anni, della gestione della pandemia, dell’imposizione di uno stato d’emergenza infinito (non ne siamo ancora fuori nel caso qualcuno non se ne fosse accorto) che è andato dai lockdown rigidi e insensati fino all’obbligo vaccinale. Stiamo parlando della brutalità e spietatezza con cui si sono applicate le norme più rigide di tutto il mondo occidentale (le più simili a quelle adottate nella Cina comunista), oltretutto senza aver sconfitto il virus e soprattutto non avendo ottenuto risultati migliori degli altri paesi europei assimilabili.

Stiamo parlando di persone isolate per mesi, private degli affetti e – per coloro che purtroppo sono morti – privati anche dei funerali oltre che del saluto dei propri cari; della ostinazione con cui sono state vietate le terapie domiciliari condannando a morte migliaia di persone; della famigerata Dad (Didattica a distanza) a oltranza che ha provocato un disastro educativo e moltiplicato il lavoro di psicologi e psichiatri; della tortura a cui sono sottoposti i bambini a scuola, una volta rientrati, obbligati all’uso della mascherina per tutto il giorno; di migliaia e migliaia di medici, insegnanti, tutori dell’ordine sospesi dal lavoro e costretti senza stipendio per aver rifiutato di essere vaccinati; di centinaia di migliaia di lavoratori costretti a vaccinarsi per non perdere i mezzi di sostentamento della famiglia; di milioni di persone escluse per mesi dai luoghi pubblici, di decine di migliaia di malati gravi a causa degli effetti avversi dei vaccini e abbandonati dalla Sanità. E potremmo continuare.

Colpevole di tutto ciò è anzitutto la sinistra, forza trainante del sistema e del draghismo, che se tornasse al governo dopo il 25 settembre proseguirebbe sulla stessa strada. Anzi, forte del consenso ottenuto, stringerebbe ancora di più il cappio attorno al collo degli italiani. Ma anche il centrodestra ha le sue colpe gravi,  e non basta una semplice autocritica a mezzo stampa. Forza Italia e Lega erano parte del governo Draghi e sono quindi pienamente corresponsabili di quanto accaduto, e Fratelli d’Italia ha fatto un’opposizione all’acqua di rose.

Ora è il momento di cambiare rotta.

Noi di Italia Sovrana e Popolare diciamo chiaramente  che va tolta immediatamente l’obbligatorietà del vaccino per i sanitari (che per il momento resta valida fino a dicembre) decretando la fine della sospensione dal lavoro per i medici non vaccinati.  E diciamo che gli insegnanti che hanno dovuto subire l’umiliazione della sospensione e del mancato stipendio, vanno risarciti. Così come deve essere bloccata con effetto immediato la procedura sanzionatoria per gli over 50 non vaccinati.

Ci batteremo in ogni sede perché ci sia un impegno chiaro a che le misure sanitarie collettive debbano essere proporzionate alla minaccia reale e che soprattutto il governo apra  un dialogo con le associazioni di medici che in questi due anni hanno curato le persone sviluppando protocolli e terapie che si sono rivelate efficaci, contrariamente alle criminali linee guida del ministero della Sanità. Priorità deve essere data per il ritorno alla normalità nelle scuole.  

Infine chiederemo di istituire una commissione d’inchiesta per capire da dove sono arrivate le indicazioni per certe politiche».

Maurizio Romani – Ancora Italia, ISP

Scritto da il 18.8.2022. Registrato sotto Foto, politica, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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