SI MOLTIPLICANO LE MANIFESTAZIONI DI PROTESTA CONTRO I RIGASSIFICATORI IN ITALIA
Mentre quello che viene ormai definito “Il sistema” continua sulle televisioni nazionali a narrare la necessità di nuovi impianti di rigassificazione, nonostante quelli già operativi lavorino a metà della loro capacità, le piattaforme di estrazione in adriatico ferme e l’esportazione di gas all’estero, al punto che nei primi sei mesi del 2022 abbiamo esportato un +400% rispetto al 2021. In tutta Italia per questi motivi si stanno moltiplicando le iniziative di protesta contro i rigassificatori.
Oggi sabato 27 settembre a Piombino nuova manifestazione in Piazza Bovio a partire dalle ore 21, alla quale parteciperanno anche tecnici e politici dei vari schieramenti, per poi proseguire a Ravenna e Portoscuso il 10 settembre, Agrigento il 15 settembre e Brindisi il 17 settembre.
La questione fa discutere anche all’Elba per il timore dei rischi ambientali, di sicurezza e del traffico dei traghetti fra Piombino e l’isola.
Dopo il documento di contrarietà alla collocazione del rigassificatore nel porto di Piombino diffuso dall’Osservatorio turistico di destinazione elbano, di Legambiente Arcipelago Toscano, Italia Nostra Arcipelago Toscano e dell’associazione Elba Consapevole, sabato 27 Agosto alle ore 11 presso la sala consiliare del Comune di Portoferraio il Comitato elbano recentemente costituitosi contro i rigassificatori ha organizzato un incontro con il sindaco di Portoferraio Angelo Zini e il giornalista Stefano Tamburini.
In molti stanno osservando poi che queste continue “emergenze” (militari ambientali e sanitarie), che permettono di andare in deroga alle leggi nazionali (l’ultima quella di sei mesi del presidente Giani per il forte temporale della settimana scorsa) possano diventare il “modus operandi” di chi cerca una scappatoia alle VIA, VAS e AIA.
Per questo le associazioni ambientaliste sono sempre più sul piede di guerra e si moltiplicano i comitati in difesa dei vari territori.