PIOMBINO: PRIMO ATTO DELL’AUTORITA’ PORTUALE PER IL RIGASSIFICATORE
Piombino (LI) – L’Adsp rende nota l’adozione di un provvedimento di recepimento dell’autorizzazione del commissario, ma ancora non lo pubblica. Così ancora non è chiara la fine che farà PIM.
Nessuna informazione sulla sorte di Piombino Industrie Marittime (PIM) dopo il definitivo via libera al rigassificatore di Piombino da parte del commissario Eugenio Giani lo scorso 21 ottobre 2022, con i trentacinque enti chiamati a esprimersi sull’autorizzazione all’opera, ad eccezione del “No” sindaco e del Comune di Piombino, che si sono espressi favorevolmente, con una serie di prescrizioni che il commissario Giani allegherà all’autorizzazione.
Sono dodici i soggetti competenti al rilascio dell’autorizzazione: dal dipartimento della presidenza del Consiglio dei ministri che rappresenta tutte le amministrazioni statali alla Regione Toscana, dalla Provincia di Livorno, il sindaco e il Comune di Piombino all’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Settentrionale, il Consorzio di bonifica Toscana Costa, Telecom Italia, Enel distribuzione, Asa-Ait, Terna, Enac, Anasa e società elettrica Ligure Toscana. Più di ottanta sono stati i pareri e le osservazioni espressi e depositati in quasi due mesi, prima e durante le tre riunioni della conferenza dei servizi, convocate il 19 settembre, 7 e 21 ottobre.
Primo atto quindi dell’Autorità di Sistema Portuale toscana che con un avviso, pubblicato il 18 novembre dall’ente ha reso infatti noto che “è stato adottato il Provvedimento presidenziale n. 169 del giorno 11.11.2022, che dispone, tra l’altro, il recepimento, per quanto di competenza, dei contenuti della citata Autorizzazione Unica relativi al rilascio di un titolo concessorio, ex art. 18 della L. 84/1994 ss.mm.ii., in favore di Snam Fsru Italia, per l’utilizzo di superfici demaniali marittime di mq 81.500,00 circa, per la realizzazione, mantenimento e gestione di un terminale di rigassificazione, ivi incluse le connesse infrastrutture per l’allacciamento alla rete di trasporto gas esistente”.
Precisato che la concessione a Snam sarà condizionata “al rispetto di tutte le condizioni/prescrizioni contenute nell’Autorizzazione Unica” e che “avrà durata complessiva di anni 3 (tre) e mesi 9 (nove), comprensivi della fase di allestimento e ripristino del terminale”, l’avviso elenca il restante contenuto del provvedimento: “la previa parziale sospensione della concessione demaniale già assentita a Pim – Piombino Industrie Marittime S.r.l., per la quota parte delle aree demaniali marittime coincidenti con l’autorizzata progettualità di Snam; l’autorizzazione – nelle more del perfezionamento del titolo concessorio in favore di Snam – all’anticipata occupazione, da parte della medesima Società, di quota parte delle aree demaniali oggetto di istanza, ai fini della cantierizzazione ed allestimento del terminale e delle opere connesse; l’autorizzazione, in favore di Snam all’utilizzazione – ex articoli 53 e seguenti del Regolamento per l’amministrazione delle aree demaniali e patrimoniali nei porti dell’AdSP-MTS – della superficie di mq 4.520,00 ca., retrostante la banchina nord del porto di Piombino, ai fini della cantierizzazione ed allestimento del terminale di rigassificazione, per un periodo di mesi 3, eventualmente rinnovabili con le modalità di cui al medesimo articolo 53”.
A latere dell’avviso, però, l’Adsp non ha pubblicato il provvedimento, sicché non è chiaro se e come sia stata risolta la problematica relativa a Pim, società che rischia di essere privata (almeno parzialmente) delle infrastrutture necessarie alla propria sopravvivenza.
Qui sotto l’atto scaricabile:
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