SUVERETO: NO AGLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI A TERRA
Suvereto (LI) – Il Consiglio comunale all’unanimità ha votato contro gli impianti fotovoltaici e agrivoltaici a terra, con un ordine del giorno che impegna l’amministrazione a fare ogni sforzo per scongiurare l’invasione di pannelli solari sui terreni coltivati.
Il documento prende avvio da un richiamo della normativa nazionale in materia e dal rischio di una diffusione incontrollata del fotovoltaico a terra e dell’agrivoltaico sui suoli agricoli, che anche in Val di Cornia comprometterebbe l’agricoltura e il paesaggio per centinaia di ettari.
Pur riconoscendo la necessità di superare le fonti energetiche fossili per rivolgersi a quelle rinnovabili, sulle quali peraltro il Comune di Suvereto è già impegnato, si ribadisce la priorità di salvaguardare i suoli fertili e la loro funzione per la produzione di cibo, così come la conservazione e la valorizzazione del paesaggio rurale, poiché cibo e paesaggio sono risorse fondamentali sul piano economico, ambientale e della salute.
La realizzazione di grandi impianti su suoli agricoli determinerebbe – secondo il documento comunale – inoltre un grave squilibrio nel mercato della terra e degli affitti agrari, introducendo aspetti speculativi che non si conciliano con la difesa dell’agricoltura e con una visione strategica dello sviluppo rurale. Viene bocciato anche l’agrivoltaico, in quanto l’innalzamento dei pannelli dal suolo, oltre ad aumentare l’impatto paesaggistico, rischia di avere ripercussioni negative sulla fertilità del suolo, quali ad esempio il difetto di soleggiamento, la diseguale distribuzione delle piogge e la limitazione delle tipologie colturali compatibili.
Pertanto il Consiglio comunale, confermando il proprio sostegno alle aziende e ai lavoratori del comparto agricolo che si stanno impegnando per una agricoltura e un paesaggio di qualità, chiedendo che anche a livello nazionale l’agricoltura sia sostenuta di più e in moto più efficace, esprime un chiaro no agli impianti fotovoltaici nei campi agricoli, compresi i cosiddetti impianti agrivoltaici, che possono essere realizzati sui tetti degli edifici pubblici e privati e sulle superfici già impermeabilizzate o appositamente individuate attraverso specifica una specifica pianificazione, senza consumare ulteriore suolo e favorendo comunità energetiche e piccoli impianti diffusi.
Chiede dunque al Ministero dell’Agricoltura e alla Regione Toscana di non autorizzare i progetti di fotovoltaico a terra che vadano ad occupare suolo agricolo fertile, per cui l’ordine del giorno verrà inviato al governo nazionale e a quello regionale.