VETULONIA: IL CLUB “LA CINGHIALESSA” CON L’ARTISTA DI DIO E TRA LA STORIA ETRUSCA
Castiglion della Pescaia (GR) -Il borgo etrusco di Vetulonia, frazione del Comune di Castiglione Della Pescaia, è stata la meta scelta per l’incontro del 27 maggio del Club Gastronomico Culturale “La Cinghialessa”, del quale fanno parte intellettuali e scienziati toscani. In particolare stavolta si è svolto tutto all’insegna della storia e dell’arte, senza comunque trascurare il momento di convivialità gastronomica nel tipico e storico ristorante Macchiascandona, aperto alla fine degli anni ’50 e immerso nella bellissima campagna maremmana.
Il piacevole incontro è stato anche l’occasione per dare un meritato riconoscimento ad un talentuoso artista locale: lo scultore del legno Giuliano Bigazzi, conosciuto anche come l’artista di Dio. Nativo di Castiglione Della Pescaia, Bigazzi attualmente abita a Caldana. È stato un grande lavoratore e ha dovuto anche sopportare il dolore per la perdita del giovane figlio in un incidente e la scomparsa della moglie. Non è stato sicuramente facile per lui metabolizzare le tragedie che il destino gli ha riservato ma è stato molto aiutato dalla sua profonda fede e dalla passione per la scultura del legno, soprattutto legno di ulivo, ma non solo. Le sue bellissime opere si possono ammirare in diverse chiese del territorio, alle quali le ha donate. Anche alcuni Comuni sono stati omaggiati di stemmi lignei. Ma le opere di Giuliano Bigazzi sono arrivate anche in Vaticano perché lo scultore le ha offerte anche all’allora Papa Giovanni Paolo II, all’attuale Papa Francesco e anche al Vicario generale, Cardinale Noè.
E dalle mani di Papa Giovanni Paolo II, l’artista di Dio, ha ricevuto la prestigiosa onorificenza pontificia: il titolo di Cavaliere dell’Ordine di S. Silvestro. Ma anche il Club “La Cinghialessa” ha voluto omaggiarlo con una particolare targa creata proprio per lui e inserendolo tra i versi della poesia che, per ogni ritrovo, crea e legge a tutti i presenti lo storico del territorio e scrittore, Franco Balloni. Bigazzi, visibilmente commosso, ha consegnato a tutti i presenti un ciondolo con un piccolo crocifisso in legno d’ulivo e dell’ottimo castagnaccio, sempre fatto con le sue mani.
Ospiti graditi sono stati anche i coniugi Bindi, Ugo e Mariella, di Petricci (Comune di Semproniano), genitori di Veronica Bindi scienziata e ricercatrice astrofisica che insegna all’Università delle Hawaii e collabora con la NASA. Alla fine del pranzo, l’artista ha mostrato alcune sue sculture tra l’ammirazione dei presenti che hanno potuto ammirare i raffinati lavori di cesello. Al termine della parte gastronomica e artistica è stata la volta della parte storico-archeologia. Grazie alla gentilezza della direttrice del museo di Vetulonia, dottoressa Simona Rafanelli, che ha messo a disposizione le guide archeologiche, il gruppo si è recato a visitare la particolare e monumentale tomba etrusca della Pietrera, la camera con tumulo circolare, a due livelli, più celebre di tutta l’Etruria.
Costruita nella seconda metà del VII sec. a.C. è stata riaperta nell’estate del 2003 dopo 14 anni di restauri. Lungo la cosiddetta via dei Sepolcri, la tomba si trova a circa due chilometri a valle dell’abitato di Vetulonia. Alla fine del VII secolo, venne distrutta e fu ricostruita ad un livello più alto. Nella tomba si possono anche vedere due cellette laterali. All’interno delle camere e del dròmos furono recuperati i frammenti di otto statue in pietra, quattro con sembianze maschili e quattro femminili, probabilmente raffiguranti gli antenati del defunto o uno stuolo di piangenti.
Il piacevole incontro si è concluso al museo civico archeologico di Vetulonia, intitolato a Isidoro Falchi. Tra le sette sale, disposte su due piani, tutti i presenti hanno potuto ammirare i vari interessantissimi e antichissimi reperti di epoca etrusca, con le spiegazioni delle guide della struttura museale.
Letizia Leonardi