GAVORRANO: DOPO LA VISITA ALLE MINIERE, NUOVI APPUNTAMENTI PER “LA CINGHIALESSA”
Gavorrano (GR) – Lo scorso 6 luglio 2024 si è tenuta l’ultima giornata, prima della pausa estiva, all’insegna della conoscenza e dell’approfondimento delle miniere di Gavorrano, un momento associativo di rilievo, ben 50 i partecipanti!, con il definitivo Gemellaggio fra l’Associazione U.N.U.C.I e il Club Enograstronomico Culturale “La Cinghialessa”.
Due incontri d’interesse storico- biografico con la Dott.sa Giuseppina Scotti e il Dott. Umberto Carini, l’ esposizione del “Vaso di Pandora”,attraverso il quale gli Associati e i simpatizzanti potranno inserire un volontario, personale contributo verso il Club, che non richiede alcuna quota associativa ed apporre la propria firma sui dischetti che l’adornano ( le rifiniture del Vaso sono state eseguite a mano dal Socio Dott. Franco Agresti ), gustare l’ottimo pranzo presso il Ristorante “Il Morgante” a Gavorrano e in modo estremamente carico di entusiasmo salutare tutti i presenti prima della sosta estiva.
La mattinata è iniziata con l’incontro dei convenuti nel piazzale dei “Bagne tti”, quell’ambiente creato per dare ristoro ai minatori che uscivano dalle gallerie sotterranee, terribilmente stanchi e provati da tante ore di durissimo lavoro e che oggi ospita, nell’ambito del Parco Minerario di Gavorrano, inserito all’interno del più vasto Parco Nazionale delle Colline Metallifere, il Museo GEOMET, con guide preparate e disponibilissime. Tale edificio fu inaugurato alla presenza del Presidente Giuseppe Saragat nel 1967, proprio a significare l’importanza del luogo, con solenni avvenimenti e manifestazioni e sottolineare le impellenti necessità dei lavoratori, come ha ricordato Giuseppina Scotti, che era presente nell’ambito gavorranese proprio negli anni 1961/ 1972.
Dopo la visita al Museo è seguita quella del Museo Minerario in Galleria con le Guide, Sig. Marco Porciani e Sig. Mario Matteucci, che hanno fornito dettagliate, interessantissime notizie sulla miniera di pirite, la più grande d’Europa, la cui attività estrattiva iniziò nel 1898 quando, proprio un gavorranese, Francesco Alberti con altri compagni, scoprì un grosso banco di pirite: varie le vicende della miniera stessa e dei suoi minatori, fino alla definitiva chiusura nel 1981, quando mutò la metodologia di produzione dell’ acido solforico.
Estremamente preziosa anche la competente dissertazione del Socio e anima del Club Sig. Maurizio Leuci, che, per un caso puramente fortuito abita in Via Brunetta Scotti, la via intitola a questa donna, primo medico condotto in Italia e zia di Giuseppina, che ha saputo ben puntualizzare come si svolgeva la vita lavorativa e cosa avveniva in miniera, attraverso la spiegazione dei mezzi e altre precise delucidazioni.
Passato alla parte conviviale, il gruppo ha potuto gustare ottimi prodotti nel locale “Il Morgante” e seguire l’esposizione di Giuseppina Scotti, che ha dato significato alla sua vita di giovane sposa trasferita nel paese minerario collinare nel quale si è accostata e ha imparato ad avere estrema considerazione del lavoratore di miniera, parlandone con estrema sollecitudine e affermando che vi ha incontrato una “scuola di vita”, occupandosi delle famiglie, stando loro vicina nei momenti lieti, ma soprattutto nei momenti di dolore e sconforto, sottolineando l’ importanza sociale vissuta e che , per lei, ha rappresentato non un momento di arrivo, ma un momento di partenza, per la sua dedizione al volontariato in tutti i campi e in tutte le sfaccettature.
Ha preso, quindi, la parola il Dott. Umberto Carini, medico, ricercatore, studioso attento di storia della medicina locale e delle vicende e personaggi della Maremma, ricordando l’attività paterna, il Dott. Carini, medico legale, colui che ha condotto avanti approfonditi studi sulla “silicosi” e che, come medico dell’INAIL, aiutava i minatori ad avere il riconoscimento della terribile malattia polmonare, quale portatore di una grave patologia, che necessitava di assistenza e sostegno finanziario, anche per le famiglie. Ha parlato diffusamente della storia e delle vicende nelle miniere , non soltanto a Gavorrano,ma anche negli altri paesi della provincia grossetana che ne formavano il tessuto minerario, citando vari e anche simpatici aneddoti del padre, ancora vivi nella sua memoria di quando era ragazzo e ne ha ricordato anche uno inerente alla dott. Scotti. La sua esposizione, così chiara ed esaustiva, ha veramente coronato la manifestazione.
La giornata stava volgendo al termine, ma il momento conclusivo è stato davvero a sorpresa, quando il socio, animatore e vivace collaboratore del presidente Balloni, Franco Agresti ,ha esposto il “Vaso di Pandora”, che, d’ora in poi, non si aprirà per dispensare “mali”,ma soltanto benefici per “La Cinghialessa”!!!! e tutti i componenti del Club: una simpatica, piccola damigiana con dipinto lo stemma e attaccati tanti cerchietti, dove, ognuno, depositando pochi spiccioli, ha apposto la propria firma, sottoscrivendo, in tal modo, il piacere e la ferma intenzione di far parte di tale associazione.
Sono seguiti i vari ringraziamenti e, Franco Balloni, nel ringraziare la Dott. Scotti, le ha donato una bellissima targa ricordo con incisa una sua frase, davvero eccellente e pure una penna dalla “Cinghialessa” offerta anche da alcuni amici della stessa; al Dott. Carini una preziosa pubblicazione sull’arte Senese della Prof.ssa SANDRA CARDARELLI, di origini gavorranese, docente di Storia dell’arte all’Università di Aberdeen in Scozia, dal titolo” SAINTS MIRACLES And The IMAGE”.
Davvero una giornata all’insegna dell’amicizia, del piacere di stare insieme attraverso la cultura, tanti approfondimenti e curiosità non facilmente accessibili e un convivio, come sempre, ben organizzato.
Gli incontri riprenderanno nel prossimo mese di settembre, come ha riferito il Presidente del Club, il Sig. Franco Balloni, che ha già in mente nuovi programmi conoscitivi di ambienti particolari della nostra Maremma da sviluppare sempre con l’U.N.U.C.I. di cui è Presidente il Coll. Giancarlo Indiati, persona estremamente disponibile e di brillante compagnia.