«RICETTE CORSARE», PER NON NAUFRAGARE IN CUCINA – 18

Diciottesimo appuntamento con la rubrica di cucina del Corriere Etrusco «Ricette Corsare» curata con passione dal nostro esperto Emilio Guardavilla. La rubrica presenta ogni settimana alcuni aneddoti tratti dalla vita dell’autore e un menù completo tutto da gustare.


RICETTE CORSARE


Rubrica di intuizioni culinarie e percorsi introspettivi per non naufragare in cucina. A cura di Emilio Guardavilla.

Una franchigia a terra costituisce una dolce parentesi aperta e chiusa all’interno di un periodo di vita trascorsa a bordo di una nave. In virtù della sua limitatezza temporale, si parla di ore nella maggior parte dei casi, viene fruita quindi nelle prossimità del mare, nei sui dintorni, siano essi in questo emisfero o nell’altro. E’ in questi frangenti che ci si confronta con il mondo litoraneo o insulare approcciandolo con un’ottica diversa, con i piedi per terra una volta tanto e non guardandolo dall’oblò come capita di consueto. Il primo impatto è sempre positivo, proprio perché qualsiasi angolo di mondo ci si presenta senza quella cornice di ferro rotondo che per tanti giorni ha potuto rappresentare l’unico contatto con l’atmosfera. “Tutto bello, tutto nuovo” quindi, a cominciare dalle cose semplici da consumare a poco prezzo in qualsiasi porto a quelle naturali da consumare gratuitamente ovunque sia concesso accedere. Ma la positività non scema affatto con il passare delle ore, anzi si rafforza esponenzialmente con l’incedere in terra forestiera, ancor di più se vi è parlata una lingua straniera. I raffronti e le riflessioni in queste circostanze innescano dei meccanismi psicologici ed introspettivi di una potenzialità incommensurabile, slanci volontaristici degni del più inguaribile dei romantici, impulsi passionali da “Ultimo dei Moicani”. Solo sul taxi che riporta al molo dove è ormeggiata la nave, a casa quindi, viene recuperata una certa razionalità nell’intendere e nel volere e si ritorna gradualmente a vedere questo pianeta per quello che realmente è. Ma l’apporto umano di una franchigia a terra è di gran valore per lo spirito. Provare per credere.


69) Pesce spada alla Chingachgook

Categoria Antipasto

Ingredienti: Trance di pesce spada – arance – limoni – prezzemolo.

Preparazione: Con largo anticipo sull’ora del pasto, tre o quattro ore mi sentirei di dire, spremi due arance ed un limone in una pirofila abbastanza capiente e disponici le scaloppe di pescespada ricavate manualmente. Diffida delle affettatrici, detto papale papale. Lascia marinare in santa pace mentre ti puoi dedicare ad altre faccende anche meno pragmatiche. Eventualmente, per la tavola, serve solo una pizzico di sale, pepe e prezzemolo.

Punto esclamativo: Fettine sottilissime di ravanello a guarnire il piatto.

Valore aggiunto: La colonna sonora de “L’ultimo dei Moicani” in cucina va sempre bene.

”Dimmi dove vai e ti dirò chi sei”. E’ proprio così, non serve una chiaroveggente per arrivare a conclusioni certe e dimostrabili a tale riguardo. La franchigia a terra soffre inevitabilmente di un certo tipo di determinismo che impone scelte ormai assimilate dalle varie culture. Il crew member di origini anglosassoni o nordeuropee elegge a prima tappa, ma quasi sempre anche ultima, della sua franchigia a terra una birreria o altro esercizio commerciale equiparabile. Quello sudamericano predilige invece un poco impegnativo e molto rilassate sightseeing tour dei centri abitati più a portata di mezzi pubblici. Gli equipaggi dell’est europeo si votano generalmente ad un estenuante pellegrinaggio in quanti più centri commerciali gli sia possibile. I marittimi filippini cercano immediatamente un internet point e continuano a navigare anche con piedi per terra. Tutti quanti sono organizzatissimi ed attrezzatissimi, tutti sanno già dove andare esattamente già dalla settimana precedente all’arrivo in porto ed hanno già pianificato ogni minuto della loro franchigia con la perizia di un tour operator.


70) Maltagliati Occhio di Falco

Categoria Primo piatto

Ingredienti : Capesante – lattuga – burro – vino bianco.

Preparazione: Fai un upgrade del tuo soffritto modello aggiungendo due spicchi d’aglio schiacciati ma sempre corredati di buccia. Aggiungi i molluschi, entrambe le componenti, e spruzza di vino. Qualche istante prima che sia evaporato aggiungi il burro e le foglie di lattuga a striscioline. E’ categorico rimuovere gli spicchi di aglio. Peperoncino a coscienza, sempre che ce ne sia.

Punto esclamativo: Un Orvieto Classico DOC è proprio quello che ci vuole.

Valore aggiunto: L’interno delle capesante si divide in “noce” e “corallo”. Quale è quale?

Assolutamente niente da eccepire se ognuno va dove lo porta il cuore. La franchigia è sacra, come il sonno e la mensa. Che niente o nessuno si intrometta o si permetta di sindacare queste scelte determinate da secoli di storia e da qualche notte insonne nell’attesa dell’evento. In quelle ore non ci sono più vincoli, non sono previste rendicontazioni sull’operato o giustificazioni aggiuntive da riportare fedelmente scandendo bene le parole. Si seguono spontaneamente le inclinazioni, le passioni, i desideri cercando di riposarsi e ricrearsi nel miglior modo possibile. Attorno a tutto questo adoperarsi per pianificare e godere della franchigia, del tempo libero cioè il nostro, aleggia impalpabile ma presente e persistente uno stato d’animo pervaso da sentimenti vari e contrastanti in cui prevalgono inesorabilmente nostalgia e malinconia. E questo si legge nello sguardo di tutti.


71) Gallinella di Uncas

Categoria Secondo piatto

Ingredienti : Gallinella – pomodorini – funghi

Preparazione: In un soffritto fatto a battiscarpa colloca la gallinella (a filetti per chi se la sente), i fughi tagliati non troppo finemente e i pomodorini. Aggiungi mezzo bicchiere di acqua zuccherata e fai cuocere, coperto, per una ventina di minuti. Regali i fichi.

Punto esclamativo: Funghi carderelli o cardoncelli che dir si voglia.

Valore aggiunto: La gallinella è parente, neanche tanto lontana, della triglia.


Gli orientamenti del marittimo italiano in termini di franchigia hanno subito negli ultimi decenni un lento ma progressivo cambio di rotta. Fino a qualche tempo fa l’obbiettivo principale della franchigia era quello di guadagnarsi a qualsiasi costo la compagnia di un degno rappresentante del gentil sesso. Tendenza sicuramente discutibile ed opinabile ma consolidata a tutti gli effetti anche da un immaginario comune che di sicuro ha contribuito a creare un mito universalmente conclamato. Gradualmente poi la passione carnale è stata affiancata prima e sostituita poi da quella per la buona tavola, generalmente da godere in invitanti locali dell’entroterra allettanti per menù genuini e cucina tipica a base non di pesce. De gustibus. Al giorno d’oggi, a rigor di statistica, il marittimo italiano mediamente viene attratto da due tipi di sirena: ovvero dal centro di telefonia specializzata, meglio se del gestore di propria competenza dove si è accolti come figli, e da una qualsiasi ricevitoria dove si è trattati come genitori.
Che dire? Se non giochi non vinci.


72) Nocciole per Cora e Alice

Categoria Dessert

Ingredienti: Nocciole tostate – sciroppo d’acero – zucchero.
Preparazione: Mentre il forno raggiunge i 180° trita grossolanamente le nocciole. Riesce a tutti con il batticarne! Amalgama bene con lo sciroppo di acero finché non raggiunge quella consistenza che ti soddisfa pienamente. Metti la carta da forno nella teglia eletta per l’occasione e versaci il composto così, sfacciatamente. 20 minuti di cottura e siamo a posto.

Punto esclamativo: Non dico di consumare appena sfornato, ma neanche freddo del tutto.

Valore aggiunto: Disquisisci serenamente sulla presunta simpatia del Capitano Munro.


Dai retta, ché io ai fornelli gli do del “tu”.

_______________________________

Emilio Guardavilla risiede e vive a Piombino insieme ad altre
trentaquattromila persone circa.
Come tutti gli altri ci lavora e ci coltiva le proprie inclinazioni, nel suo
caso la lettura e la cucina.
E come gli altri respira quell’aria di mare che ha la stessa valenza chimica
per l’organismo dell’ossigeno o dell’azoto. Sognatore instancabile,
concepisce costantemente progetti di ogni genere a breve, media e lunga
scadenza senza abbandonarne neanche uno.

http://www.emilioguardavilla.it

Scritto da il 30.9.2009. Registrato sotto cucina, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

Scrivi una replica

DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    88 mesi, 21 giorni, 8 ore, 41 minute fa

Pubblicità

Galleria fotografica

CorriereEtrusco.it - testata giornalistica registrata al Tribunale di Livorno al n.19/2006. Direttore Responsabile Giuseppe Trinchini. C.F. TRNGPP72H21G687D
I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l'adattamento totale o parziale.
Tutti i loghi e i marchi sono dei rispettivi proprietari. I commenti sono di chi li inserisce, tutto il resto copyright 2018 CorriereEtrusco.it