«RICETTE CORSARE», PER NON NAUFRAGARE IN CUCINA – 49
Quarantanovesimo appuntamento con la rubrica di cucina del Corriere degli Etruschi «Ricette Corsare» curata con passione dal nostro esperto Emilio Guardavilla. La rubrica presenta ogni settimana alcuni aneddoti tratti dalla vita dell’autore e un menù completo tutto da gustare.
RICETTE CORSARE
Rubrica di intuizioni culinarie e percorsi introspettivi per non naufragare in cucina. A cura di Emilio Guardavilla.
Un buon libro può essere un buon compagno per tutta una vita. E’ altresì vero che può esserlo anche per un intero periodo di navigazione. Anche e soprattutto se non tratta di mare. Ma l’argomento risulta essere, in fin dei conti, l’aspetto meno determinante visto che è difficile indovinarne uno invece che un altro quale più adatto ad un imbarco specifico. Certo è che, in tutto e per tutto, si può sostituire alla compagnia e all’affetto se non di una persona fisica ma alla sfera emozionale a cui siamo abituati a vivere quando abbiamo i piedi per terra. Un buon libro, un buon romanzo mi suggerisce l’esperienza, è uno strumento prezioso e impagabile in grado di farci viaggiare viaggiando; capace di allontanarci ancora, e ciò è possibile, pur essendo fisicamente già lontani. Lui ci fa viaggiare con lo spirito.
193) Alici in pastella Cenerentola
Categoria: antipasto
Ingredienti: alici – uova – farina – zucca – porro – parmigiano – basilico – brodo vegetale.
Preparazione: dopo aver fatto il tuo dovere con le alici prepara una ricca pastella di uova e farina imbellettata di parmigiano e quel che basta di sale e pepe. A parte riduci la zucca quanto più è umanamente possibile e falla stufare con porro e l’aggiunta provvidenziale di qualche decilitro di brodo vegetale. Quando è l’ora x affidati al mixer per ottenere una crema morbida e vellutata. Ora passa le alici in pastella e friggi come se niente fosse. Una volta passate nella carta assorbente servile con la crema di zucca.
Punto esclamativo: semi di coriandolo tostati e macinati nella crema di zucca.
Valore aggiunto: il posto di manovra di poppa è un ottimo posto per poter leggere un buon libro.
E’ una presenza tanto fedele da accompagnarci in tutto il percorso spaziale e temporale al quale siamo chiamati ad attendere. Nella maggior parte dei casi è uno dei primi accessori che finisce in valigia, evidentemente in una delle posizioni più sicure e protette, di solito al fianco della moka o del pacco di spaghetti della marca preferita. L’inizio della lettura è l’origine di due semirette parallele che diventeranno segmenti di vita solo dopo un lungo tempo. Quello necessario a noi per arrivare alla fine del periodo di imbarco e quello indispensabile a lui per farci arrivare all’ultima pagina. Strano a dirsi ma molto spesso questi eventi coincidono, brevi o lunghi che siano.
194) Sformato di riso Marilisa II
Categoria: primo piatto
Ingredienti: cozze – vongole – gamberetti – pomodoro passato – brodo vegetale – cipolla –aglio e prezzemolo.
Preparazione: sbuccia i crostacei e tratta come sai i molluschi. Non c’è bisogno di dilungarsi ulteriormente su un argomento ormai così inflazionato. In una casseruola da forno soffriggi la cipolla finemente tritata e facci tostare il riso. Unisci poi la salsa di pomodoro e il brodo vegetale; dopo aver mescolato bene copri la pentola con carta oleata ed inforna per quindici minuti a 180 gradoni. Quando è pronto aggiungi i molluschi e i crostacei, mescola bene, e componi in uno stampo apribile bellino unto. Ancora qualche minuto in forno e siamo alla via.
Punto esclamativo: fai saltare i gamberetti nel burro prima di inglobarli al tutto.
Valore aggiunto: perché no? Anche il bagno della tua cabina può essere un sito adeguato per una buona lettura.
E’ appurato che si prediligono opere con una evoluzione narrativa fluida e al contempo avvincente, con colpi di scena non troppo eclatanti ma frequenti in modo che l’interesse per tutta la vicenda rimanga sempre vivo e continuo. Il risultato è che il lettore, dopo il lavoro, non vede l’ora di rientrare nella sua cabina per proseguire nel viaggio parallelo, quello cartaceo, che è di gran lunga più capace per la sua valenza di evasione, distrazione profonda e ristoratrice. Ben vengano avventure per cielo e per terra, amori passionali e sdolcinati, racconti con finalità didascaliche ed edificanti chiaramente percepibili. Meglio se il cattivo, alla fine, la paga cara; gratificante se la coppia finisce i suoi giorni felice e contenta, appagante se l’epilogo trasognato è una famiglia riunita, un successo raggiunto e una meta fantastica conquistata in extremis.
195) Ragno in vendemmia
Categoria: secondo piatto
Ingredienti: spigola in filetti – uva bianca – farina – burro – scalogno – vino bianco – panna.
Preparazione: infarina i filetti di ragno, o branzino o spigola o pesce lupo (ma questo dipende solo ed esclusivamente dalla tua estrazione geografica) e cuocili delicatamente in burro e scalogno tritato. Subito dopo aggiungerai gli acini di uva senza semi e fai cuocere per altri cinque minuti. Una ricca sfumata di vino bianco, secco è ovvio, e via con la panna. In questa occasione occorre tener ben presente che la panna, sul fornello, è molto permalosa. Meglio sarebbe, con netto anticipo, lavorarla separatamente con qualche cucchiaio di olio d’oliva.
Punto esclamativo: cospargi di erba cipollina prima di mettere in tavola.
Valore aggiunto: se si dispone di un comodo divano sicuramente la lettura in quanto tale ne guadagna di gran lunga.
L’associazione libro letto – imbarco effettuato ha la capacità di diventare una pietra miliare di una vita, un punto di riferimento cronologico ed emozionale indelebile nell’esperienze di ognuno. Ed il bello sta proprio, ragionando a posteriori, rivivere tali emozioni ricollocandole alla latitudine nella quale sono scaturite da questo o quel capitolo, da un particolare episodio o soltanto dalla sua descrizione. Emozioni scritte su carta, lette e provate in mezzo al mare, rivissute da qualche parte su questo pianeta, associate ad uno stato d’animo imposto da forze maggiori incontrastabili. Nell’arco di una vita rimangono. Eccome.
196) Babà Pereira
Categoria: dessert
Ingredienti: uova – zucchero – farina – arance spremute – Marsala – lievito in polvere
Preparazione: trasforma o zucchero ed i tuorli in un composto schiumoso ed omogeneo. A poco a poco aggiungi la farina, il lievito in polvere e, una volta ben amalgamata, gli albumi. Inforna a 180° per quaranta minuti. Una volta sfornato, ma solo quando sarà tiepido, ritaglia a piacimento e imbevi i solidi ottenuti in una miscela di succo d’arancia e vino Marsala.
Punto esclamativo: proporzioni della bagna: 3 parti di succo di arancia e una di Marsala.
Valore aggiunto: se poi anche le condizioni meteo dimostrano una certa benevolenza, leggere in navigazione è un’esperienza estremamente positiva.
Dai retta, ché io ai fornelli gli do del “tu”.
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Emilio Guardavilla risiede e vive a Piombino insieme ad altre
trentaquattromila persone circa.
Come tutti gli altri ci lavora e ci coltiva le proprie inclinazioni, nel suo
caso la lettura e la cucina.
E come gli altri respira quell’aria di mare che ha la stessa valenza chimica
per l’organismo dell’ossigeno o dell’azoto. Sognatore instancabile,
concepisce costantemente progetti di ogni genere a breve, media e lunga
scadenza senza abbandonarne neanche uno.